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domenica 15 luglio 2018

Il giudizio è la luce


Il vangelo di oggi-Il giudizio è la luce

Zhao Xia Provincia di Shandong
Mi chiamo Zhao Xia. Sono nata in una famiglia normale. A causa dell’influenza di detti del tipo “Come un uomo lascia dietro di sé una reputazione, un’oca selvatica lascia dietro di sé una voce” e “Come un albero passa la vita con la sua corteccia, un uomo passa la vita con il suo volto”, la mia reputazione e il mio viso erano particolarmente importanti per me. Tutto ciò che facevo aveva il solo scopo di guadagnare le lodi, i complimenti e l’ammirazione delle persone. Dopo essermi sposata, mi ero imposta i seguenti obiettivi: vivrò una vita in cui sarò più ricca degli altri, non permetterò a nessuno di fare commenti negativi su come tratto gli anziani o sul mio comportamento e sulla mia condotta e farò in modo che mio figlio entri in una famosa università e abbia buone prospettive, in modo che io abbia altre cose in più di cui vantarmi. Per questo motivo non ho mai litigato con i miei suoceri. A volte, quando mi dicevano cose cattive, mi sentivo così addolorata che mi nascondevo a piangere invece di rispondergli male. Quando vedevo le altre persone che compravano vestiti per i loro genitori durante il capodanno cinese e le altre festività, andavo subito anch’io a comprarli per mia suocera, scegliendoli anche della migliore qualità. Quando i parenti venivano a farmi visita, li aiutavo a fare la spesa e a cucinare. Anche quando era un po’ difficile o stancante, mi rendevo sempre completamente disponibile. Per timore di avere un po’ meno soldi degli altri, avevo lasciato la mia bambina un mese dopo averla messo al mondo per tornare subito a lavorare. Di conseguenza, mia figlia soffriva di malnutrizione ed era diventata tutta pelle e ossa perché non poteva bere il mio latte materno. La sua situazione era migliorata solo dopo 100 iniezioni di integratori, mentre io mi ritrovavo talmente stanca da avere male alla schiena tutti i giorni. Anche se era difficile e faticoso, sopportavo le avversità e mi davo da fare incessantemente per riuscire a guadagnarmi una buona riputazione. Dopo solo pochi anni, divenni una famosa nuora nel villaggio e la mia famiglia divenne benestante e invidiata dalla gente. Di conseguenza, i miei suoceri, i miei vicini, i parenti e i miei amici non facevano altro che riempirmi di complimenti. Davanti a tutti queste lodi e complimenti delle persone che mi circondavano, la mia vanità veniva soddisfatta enormemente. Sentivo che tutte le difficoltà degli ultimi anni non erano state invano e dentro di me mi sentivo lusingata. Tuttavia, la mia vita tranquilla venne interrotta dopo il matrimonio di mio cognato. Sua moglie si rivolgeva a me sempre in modo sarcastico e diceva che avevo secondi fini quando trattavo bene nostra suocera, perché in realtà desideravo solo i suoi averi. Diceva sempre che nostra suocera non era imparziale perché ci donava più cose di quelle che donava a loro e spesso litigavamo a causa di questo. Io mi sentivo molto offesa e volevo discutere con lei in pubblico per dimostrare la mia innocenza, ma questo avrebbe rovinato la bella immagine che avevo creato nel cuore delle persone. Quindi mi obbligavo a controllarmi e, quando non ce la facevo proprio più, andavo a piangere a dirotto in privato. In seguito, mia nuora volle esagerare occupando il terreno che era spettato alla mia famiglia, e questo mi fece ribollire dalla rabbia e non mangiai né bevvi per giorni. Avevo veramente voglia di litigare per questo con lei. Però, pensando che mi avrebbe fatto perdere la faccia, danneggiando la mia reputazione, e che mi avrebbe fatto considerare male dagli altri, mandai giù quel boccone amaro, ma dentro mi sentivo così frustrata da soffrire enormemente. Sembravo triste e sospiravo tutto il giorno, mi sentivo troppo disperata e stanca di vivere, non sapendo quando questa vita avrebbe mai avuto fine.

giovedì 19 aprile 2018

Dio Si è incarnato ed è diventato il Figlio dell’uomo per svolgere l’opera di giudizio degli ultimi giorni

Dio Si è incarnato ed è diventato il Figlio dell’uomo per svolgere l’opera di giudizio degli ultimi giorni

Risposta:
Quando si tratta di aspettare la discesa del Signore tra le nubi, non dobbiamo far affidamento sulle nozioni e sulle fantasie dell’uomo! I farisei commisero un enorme errore nell’attendere l’arrivo del Messia. Essi utilizzarono esattamente le nozioni e le fantasie dell’uomo per giudicare il Signore Gesù che era già arrivato. Alla fine, inchiodarono il Signore Gesù alla croce. Non è forse un fatto, questo? L’attesa dell’arrivo del Signore è così semplice come pensiamo? Se il Signore ritornasse e operasse tra gli esseri umani, come aveva fatto il Signore Gesù incarnato, e nessuno di noi Lo riconoscesse, allora anche noi Lo giudicheremmo e condanneremmo, come avevano fatto i farisei, e Lo inchioderemmo ancora una volta alla croce? Questa è una possibilità? Il Signore Gesù profetizzò che sarebbe tornato e proferì molte parole al riguardo, ma noi ci aggrappiamo soltanto alla profezia secondo la quale il Signore discenderà tra le nubi e non cerchiamo, né approfondiamo, altre più importanti profezie pronunciate dal Signore. Questo rende facile incamminarsi sul sentiero sbagliato e venire abbandonati dal Signore! In realtà, nella Bibbia non vi è solo la profezia della “discesa tra le nubi”. Vi sono anche molte altre profezie, come quella secondo la quale il Signore verrà come un ladro e discenderà in segreto. Ad esempio, Apocalisse 16:15, “Ecco, io vengo come un ladro” Matteo 25:6, “E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!”. E Apocalisse 3:20, “Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco”. Tutte queste profezie si riferiscono a Dio che diviene carne come Figlio dell’uomo e alla discesa in segreto. “Come un ladro” si riferisce alla venuta silenziosa e in segreto. Non sapremo che Egli è Dio, nemmeno se Lo vedremo e Lo sentiremo, proprio come avvenne quando il Signore Gesù apparve e svolse la Sua opera durante la Sua incarnazione come Figlio dell’uomo. Esteriormente, il Signore Gesù era solo un comune Figlio dell’uomo e nessuno sapeva che fosse Dio, il che è il motivo per cui il Signore Gesù usò l’analogia “come un ladro” per l’apparizione e l’opera del Figlio dell’uomo. Questo è davvero appropriato! Coloro che non amano la verità, indipendentemente da come Dio nella carne parli o operi, o da quante verità esprima, non la accettano. Al contrario, trattano Dio incarnato come una persona normale, Lo condannano e abbandonano. Ecco perché il Signore Gesù profetizzò che al Suo ritorno: “Perché com’è il lampo che balenando risplende da un’estremità all’altra del cielo, così sarà il Figliuol dell’uomo nel suo giorno. Ma prima bisogna ch’e’ soffra molte cose, e sia reietto da questa generazione” (Luca 17:24-25). In base alla profezia del Signore, il Suo ritorno dovrà essere “la venuta del Figlio dell’uomo”. “Figlio dell’uomo” si riferisce a Dio Si fatto carne, non al corpo spirituale del Signore Gesù risorto che discende tra le nubi per apparire pubblicamente davanti a tutti. Per quale ragione? Pensiamoci su. Se fosse il corpo spirituale del Signore Gesù risorto a discendere pubblicamente tra le nubi, la cosa sarebbe incredibilmente potente e sconvolgerebbe il mondo. Tutti cadrebbero a terra e nessuno oserebbe opporre resistenza. In quel caso, il Signore Gesù ritornato sopporterebbe ancora molte sofferenze per venire poi rifiutato da questa generazione? Assolutamente no. Ecco perché il Signore Gesù profetizzò che il Suo ritorno dovrà essere “la venuta del Figlio dell’uomo” e “come un ladro”. In realtà, si riferisce a Dio incarnato come Figlio dell’uomo che arriva in segreto.

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