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sabato 16 febbraio 2019

Sotto l’autorità del Creatore, tutte le cose sono perfette

Tutti gli esseri creati da Dio, compresi quelli in grado di muoversi e quelli non in grado, come uccelli e pesci, come alberi e fiori, e compresi animali domestici, insetti e fiere creati il sesto giorno, erano tutti buoni per Dio e inoltre, agli occhi di Dio, questi esseri, secondo il Suo progetto, avevano tutti raggiunto l’acme della perfezione e avevano raggiunto il livello che Dio desiderava conseguire. Passo dopo passo, il Creatore compì l’opera che intendeva eseguire secondo il Suo progetto. Uno dopo l’altro comparvero gli esseri che Egli intendeva creare, e la comparsa di ognuno era un riflesso dell’autorità del Creatore e una cristallizzazione della Sua autorità e, per via di queste cristallizzazioni, tutte le creature non potevano che essere grate per avere ricevuto dal Creatore tale grazia e tale provvista. Col manifestarsi degli atti miracolosi di Dio, questo mondo si colmò, un po’ per volta, di tutti gli esseri creati da Dio, e caos e tenebre si trasformarono in ordine e luminosità, la quiete mortale in vivacità e vitalità illimitata. Fra tutti gli esseri del creato, dai grandi ai piccoli, dai piccoli ai microscopici, non ve ne era alcuno che non fosse stato creato dall’autorità e dalla potenza del Creatore, e nell’esistenza di ogni creatura vi erano necessità e valore unici e intrinseci. A prescindere dalle differenze di forma e struttura, era sufficiente per loro essere stati creati dal Creatore per esistere sotto l’autorità del Creatore. […]
Pertanto, tutti gli esseri sotto l’autorità del Creatore suoneranno una nuova sinfonia per la sovranità del Creatore, daranno inizio a un magnifico preludio per la Sua opera del nuovo giorno, e in quel momento il Creatore aprirà anche una nuova pagina nell’opera della Sua gestione! Secondo la legge stabilita dal Creatore, che prevede germogli in primavera, maturazione in estate, raccolto in autunno e conservazione in inverno, tutti gli esseri riecheggeranno il piano di gestione del Creatore e accoglieranno il loro nuovo giorno, nuovo inizio e nuovo corso di vita, e presto si riprodurranno in successione infinita per accogliere ogni giorno sotto la sovranità dell’autorità del Creatore…
da “La Parola appare nella carne”

lunedì 11 febbraio 2019

Giobbe benedice il nome di Dio e non pensa a benedizioni o disastri

Giobbe benedice il nome di Dio

Giobbe benedice il nome di Dio e non pensa a benedizioni o disastri

Esiste un episodio che non è mai citato nelle storie bibliche di Giobbe, sul quale ci soffermeremo oggi. Sebbene Giobbe non avesse mai visto Dio e non Ne avesse mai udito le parole con le sue orecchie, Dio aveva un posto nel suo cuore. E qual era l’atteggiamento di Giobbe nei Suoi confronti? Era, come ricordato in precedenza: “benedetto sia il nome di Jahvè”. La sua benedizione del nome di Dio era incondizionata, completa e senza motivazione. Notiamo che Giobbe aveva dato il suo cuore a Dio, consentendoGli di controllarlo; tutto ciò che pensava, che decideva, e che pianificava nel suo cuore era deposto apertamente davanti a Dio e non nascosto da Lui. Il suo cuore non era in opposizione a Dio, ed egli non Gli aveva mai chiesto di fare niente per lui o di dargli niente, e non nutriva bizzarre idee di guadagnare qualcosa dalla sua adorazione di Dio.

domenica 10 febbraio 2019

L’unicità del modo e delle caratteristiche nelle affermazioni del Creatore sono un simbolo dell’identità e dell’autorità uniche del Creatore

1) (Genesi 17:4-6) Quanto a me, ecco il patto che fo con te; tu diverrai padre di una moltitudine di nazioni; e non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abrahamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. E ti farò moltiplicare grandissimamente, e ti farò divenir nazioni, e da te usciranno dei re.

sabato 9 febbraio 2019

Dai piani del Creatore nasce una nuova vita

nuova vita,Creatore
Dai piani del Creatore nasce una nuova vita
Dio dice: “Se non fosse per la predestinazione e per la guida del Creatore, una vita appena nata in questo mondo non saprebbe dove andare o dove stare, non avrebbe parenti né un luogo d’origine né una vera casa. Tuttavia, grazie alle disposizioni meticolose del Creatore, essa inizia il viaggio della sua vita con un posto dove stare, con due genitori, un luogo d’origine e alcuni parenti. Durante tutto questo processo, l’avvento di questa nuova vita è determinato dai Suoi piani, e tutto ciò che essa arriverà a possedere le verrà concesso da Lui. Da un corpo che galleggia liberamente senza possedere nulla, essa si trasforma pian piano in un essere umano in carne e ossa, visibile e tangibile, in una delle creature di Dio, in grado di pensare, di respirare e di percepire il caldo e il freddo, capace di partecipare a tutte le consuete attività di un essere creato nel mondo materiale, destinato a subire tutte le cose che un essere umano creato deve sperimentare nella vita. La predestinazione della nascita di una persona da parte del Creatore significa che Egli le concederà tutto il necessario per la sopravvivenza; e il fatto che una persona nasca significa, allo stesso modo, che essa riceverà da Lui tutto il necessario per la sopravvivenza, che da quel momento in poi vivrà in un’altra forma, fornita dal Creatore e soggetta alla Sua sovranità”.
Fonte: Vangelo di oggi

venerdì 8 febbraio 2019

Il sesto giorno, il Creatore parla, e tutte le specie di creature viventi presenti nella Sua mente fanno la loro comparsa, una dopo l’altra

Impercettibilmente, l’opera di creazione di tutte le cose era proseguita per cinque giorni, e subito dopo il Creatore accolse il sesto giorno della Sua creazione. Questo giorno fu un altro nuovo inizio e un altro giorno straordinario. Qual era, dunque, il progetto del Creatore alla vigilia di questo nuovo giorno? Quali nuove creature avrebbe prodotto, avrebbe creato? Ascoltate, ecco la voce del Creatore…

mercoledì 6 febbraio 2019

Che differenza c’è tra le parole pronunciate dal Signore Gesù nell’Età della Grazia e quelle pronunciate da Dio Onnipotente nell’Età del Regno?

Che differenza c’è tra le parole pronunciate dalSignore Gesù nell’Età della Grazia e quelle pronunciate da Dio Onnipotente nell’Età del Regno?


Versetti biblici di riferimento:
Ravvedetevi, perché il regno de’ cieli è vicino (Matteo 4:17).
E che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme (Luca 24:47).

lunedì 4 febbraio 2019

Dio Onnipotente e il Signore Gesù sono un solo Dio?

Quando l’umanità fu corrotta da Satana, Dio avviò il Suo piano di gestione per la salvezza dell’umanità. Dio ha svolto tre fasi dell’opera per la salvezza dell’umanità: durante l’Età della Legge, Dio Jahvè emanò le leggi e guidò la vita dell’umanità, facendo sapere alle persone che dovevano adorare Dio e facendo loro conoscere che cosa fosse il peccato.

domenica 3 febbraio 2019

Si deve comprendere che il messaggio diffuso dal Signore Gesù nell’Età della Grazia era solo la via per il pentimento.


Si deve comprendere che il messaggio diffuso dal Signore Gesù nell’Età della Grazia era solo la via per il pentimento.

Versetti biblici di riferimento:
Ravvedetevi, perché il regno de' cieli è vicino (Matteo 4:17).
Perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati (Matteo 26:28).
E che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme (Luca 24:47).

venerdì 1 febbraio 2019

perché il Signore Gesù ha affidato a Pietro il grande compito di guida della Chiesa?

Nei versetti 16-17, capitolo 21, del Vangelo di Giovanni è scritto: “Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m’ami tu? Ei gli rispose: Sì, Signore; tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pastura le mie pecorelle. Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu?Pietro fu attristato ch’ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore”.

martedì 29 gennaio 2019

Mettendo la nostra fede nel Signore e seguendoLo, possiamo raggiungere la vita eterna. La parola del Signore lo conferma: Il Signore Gesù disse: “Io son la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà mai” (Giovanni 11:25-26). “… ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:14). Questi passaggi sono la promessa del Signore Gesù. Il Signore Gesù ci può concedere la vita eterna, la via del Signore Gesù è la via della vita eterna. La Bibbia dice: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giovanni 3:36). Non è forse vero che il Signore Gesù è il Figlio dell’uomo, non è vero che Egli è Cristo? Credendo nel Signore Gesù dovremmo di conseguenza ottenere anche noi la via della vita eterna. Ma voi testimoniate che il Cristo degli ultimi giorni ci porterà la via della vita eterna. Non lo capisco molto bene, siamo tutti seguaci del Signore Gesù Cristo. Perché questo non è sufficiente per raggiungere la via della vita eterna? Perché allora dobbiamo accettare anche le parole e l’opera di Cristo degli ultimi giorni?

Risposta: Il Signore Gesù è Dio fattoSi carne, è la manifestazione di Dio. Il Signore Gesù disse: “e chiunque vive e crede in me, non morrà mai” (Giovanni 11:26). “… l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:14). La Bibbia dice: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna” (Giovanni 3:36). Queste parole sono tutte la verità, sono tutte un dato di fatto!

sabato 26 gennaio 2019

La Bibbia è solo una testimonianza delle due fasi dell’opera di Dio nell’Età della Legge e nell’Età della Grazia; ma non della Sua opera intera.

Versetti biblici di riferimento:
Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire (Giovanni 16:12-13).
Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese (Apocalisse 2:7).
Ecco, il Leone che è della tribù di Giuda, il Rampollo di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli (Apocalisse 5:5).

lunedì 21 gennaio 2019

Chi è il Signore Gesù Cristo?

Una mattina, mentre io e mia figlia stavamo studiando la Bibbia insieme, leggiamo questi versi: “Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue” (Giovanni 14:8-10). Confusa, mia figlia mi chiese: “Mamma, i pastori e gli anziani dicono sempre che il Signore Gesù è il Figlio di Dio, ma proprio qui Gesù dice a Filippo: ‘Chi ha veduto me, ha veduto il Padre’, ‘io sono nel Padre e che il Padre è in me’. Mamma, come possiamo capire le parole del Signore Gesù?”. Provai a trovare una risposta, ma non riuscivo a pensare chiaramente: non sapevo cosa rispondere a mia figlia.

sabato 19 gennaio 2019

come puoi perdere la fede solo a causa di piccoli contrattempi?

Nella vita reale, ogni volta che affrontiamo eventi sfortunati come contrattempi e malattie, ci capita di pensare che Dio ci abbia abbandonato e non ci protegga più, affondando così nella negatività e perdendo la nostra fede. Tuttavia, se continuiamo a pregare Dio e comprendiamo la Sua volontà, i nostri punti di vista errati saranno invertiti.
-Note

venerdì 18 gennaio 2019

Perdona fino a settanta volte sette L’amore del Signore

1. Perdona fino a settanta volte sette
(Matteo 18:21-22) Allora Pietro, accostatosi, gli disse: Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? fino a sette volte? E Gesù a lui: lo non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
2. L’amore del Signore
(Matteo 22:37-39) E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.

mercoledì 16 gennaio 2019

Perché il Signore apparve a Tommaso dopo la resurrezione?

Come tutti sappiamo, nella Bibbia sono contenuti i seguenti passi delle Scritture: “E otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Toma era con loro. Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio! Gesù gli disse: Perché m’hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!” (Giovanni 20:26-29).

sabato 12 gennaio 2019

Accoglienza nel vangelo: ho accolto il Signore

Sono stata predicatrice in una Chiesa domestica. Un giorno, durante un incontro tra colleghi, il pastore Chen lesse un passo della Bibbia: “Io mi maraviglio che così presto voi passiate da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Il quale poi non è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire l’Evangelo di Cristo” (Galati 1:6-7). In seguito, disse: “Colleghi, i seguaci del Lampo da Levante dicono che il Signore Gesù è tornato per compiere l’opera di giudizio e molte buone pecore in altre Chiese sono state rubate da costoro. Come possiamo rendere conto al Signore in futuro, se non riusciamo a prenderci cura del Suo gregge? Quindi ho deciso che, per proteggere il gregge, a nessuno è permesso intrattenere rapporti di amicizia con estranei. E se qualcuno accetta membri dei membri del Lampo da Levante nelle proprie case, sarà espulso dalla Chiesa”. Queste parole mi hanno scioccata, e ho pensato: “Perché così tanti veri credenti nel Signore hanno deciso di seguire il Lampo da Levante? Come può essere? D’ora in poi devo essere cauta e non ricevere mai estranei in casa mia”.

mercoledì 9 gennaio 2019

Ama il prossimo tuo come te stesso: i quattro principi dei cristiani per interagire con gli altri

Pur credendo nel Signore con l’ascolto di sempre più sermoni, possediamo una conoscenza minima delle parole del Signore, nell’interazione con gli altri, mettiamo sempre in pratica la tolleranza e la pazienza basandoci sugli insegnamenti del Signore. Per questo motivo, spesso abbiamo quella sensazione di pace e di gioia nel nostro cuore. Ma è innegabile che molti cristiani sono molto confusi riguardo nel mettere in pratica i principi nel momento in cui intendono instaurare normali relazioni interpersonali. In realtà esistono quattro principi fondamentali per i cristiani che interagiscono con gli altri. Con loro saremo in grado di vivere secondo l’immagine del Signore compiacendolo con la nostra vita. Il primo principio è quello di amarci gli uni con gli altri cercando di andare d’accordo; il secondo principio è quello di trattare le persone con saggezza; il terzo principio è quello di trattare gli altri con correttezza; il quarto principio è quello di non interagire con gli altri sulla base della nostra filosofia di vita, ma cercando di stabilire un vero rapporto con Dio. Tenendo fede ai quattro principi nella nostra vita quotidiana, saremo in linea con quella che è la volontà di Dio nel momento in cui interagiamo con gli altri.

lunedì 7 gennaio 2019

Cosa significa avere fede in Dio?

Dato il numero crescente di credenti Cristiani, sappiamo molto bene cosa vuol dire credere in Dio. Ma nonostante il gran numero di credenti, molti di loro non capiscono cosa voglia dire veramente avere fede in Dio. Forse alcuni non saranno d’accordo con ciò che ho detto e affermeranno: “Perché pensi così male di noi? Crediamo in Dio da tanti anni, come possiamo non sapere cosa sia la fede in Dio?”.

sabato 5 gennaio 2019

Preghiera del giorno: come pregare che è in accordo con la volontà del Signore

Fratelli e sorelle della stazione dell’amore:
Prego il Signore ogni giorno: le Lodi e i Vespri sono molto importanti per me, è una routine che va avanti da molto tempo. Spesso, però, non riesco a percepire il Signore mentre prego, e mi pare abbastanza ovvio che Lui non ascolti le mie preghiere. Prego da moltissimi anni, eppure mi sembra che la mia vita non sia progredita in nessun modo. Lentamente, la mia fede si è affievolita e non riesco a comprenderne il motivo. Potete insegnarmi a pregare secondo la volontà del Signore?
Con affetto,
Tao Xin

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