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domenica 15 settembre 2019

Il PCC utilizza “setta” come pretesto per perseguitare le fedi religiose | Cos’è una setta?



Il PCC utilizza “setta” come pretesto per perseguitare le fedi religiose | Cos’è una setta?


Da quando ha preso il potere, il Partito Comunista Cinese ha perseguitato senza sosta le fedi religiose. La politica religiosa del Partito Comunista Cinese e le condizioni dei diritti umani in Cina sono state denunciate con fermezza dai Paesi democratici e dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani. La definizione cinese di "setta" e il suo uso di essa come pretesto per attaccare le fedi religiose hanno in particolare sollevato seri dubbi e critiche nella comunità internazionale. Gli ospiti di questo episodio sono il prof. Massimo Introvigne, fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR) in Italia e il prof. Holly Folk della University of Western Washington degli Stati Uniti. Essi dibattono in modo approfondito e offrono uno scambio di opinioni sulla definizione di "setta" secondo il PCC e sulla questione della condanna da parte di quest'ultimo della Chiesa di Dio Onnipotente con il pretesto della setta. Quindi, in che modo i professori considerano l'uso del termine "setta" da parte del PCC come un pretesto per sopprimere e perseguitare le fedi religiose? Dateci un'occhiata!
Fonte: Il Lampo da Levante

mercoledì 7 agosto 2019

A Seoul la libertà sconfigge il fanatismo: O Myung-ok si tira la zappa sui piedi


 


La pagliacciata organizzata dall’attivista filocomunista e anti-sette davanti alla Casa Blu, residenza del presidente sudcoreano, è stata surclassata dal successo della conferenza stampa indetta dai rifugiati

Massimo Introvigne

Ma non potreste, per favore, smetterla di parlare di O Myung-ok?

Forse i lettori di Bitter Winter iniziano a essere stufi di O Myung-ok. La nota fanatica coreana, che tenta di fomentare l’animosità e l’odio contro tutte le minoranze, non è certo un argomento divertente. Di più: provoca sofferenza concreta a persone indifese e vulnerabili, ed è per questo che continuiamo a denunciarne le attività nefaste.
Prendiamo, per esempio, il 22 luglio. Nonostante gli insuccessi precedenti, O ha organizzato la decima edizione delle finte “manifestazioni spontanee” ai danni dei fedeli della Chiesa di Dio Onnipotente (CDO) rifugiatisi in Corea del Sud dalla Cina, dove i loro correligionari vengono regolarmente arrestati, imprigionati e torturati. Il PCC ha diramato numerosi documenti confidenziali per incitare alla repressione dei rifugiati della CDO nel mondo e O Myung-ok può essere considerata la dirigente della sezione coreana di questa campagna del Partito.
Nonostante gli insuccessi sostanziali, il PCC e la O mettono continuamente in scena lo stesso copione. I familiari dei rifugiati, che risiedono ancora in Cina, vengono manipolati o costretti a recarsi all’estero e a formare un “gruppo di ricerca” che prende poi parte a manifestazioni per esigere che i richiedenti asilo «tornino a casa». Ovviamente, se dovessero davvero tornare in Cina, i rifugiati troverebbero casa in una “confortevole” prigione cinese.
Il “gruppo di ricerca” sta manifestando a Seoul in questi giorni (dal 22 al 24 luglio) e O ha inaugurato la tre giorni di false “manifestazioni spontanee” con una pagliacciata destinata ai media. Ma era pronta una sorpresa.

Rifugiati al contrattacco

Intorno alle 10 del mattino del 22 luglio il partito cinese “alla ricerca dei parenti” guidato da O è giunto a Fountain Square, davanti alla Casa Blu, e ha iniziato una conferenza stampa avente lo scopo di screditare i rifugiati della CDO onde ottenerne il rimpatrio.
A quanto pare, secondo lo stile consueto di O, fra i circa 25 dimostranti presenti alcuni erano manifestanti di professione. Sicari, cioè, pronti a urlare slogan colmi di odio a richiesta. Questa volta lo hanno fatto contro i «finti rifugiati».


La protesta silenziosa davanti alla Casa Blu per denunciare gli innumerevoli crimini di persecuzione religiosa commessi dal PCC
La protesta silenziosa davanti alla Casa Blu per denunciare gli innumerevoli crimini di persecuzione religiosa commessi dal PCC

A differenza di altri gruppi, la CDO aveva fino a oggi mantenuto la pazienza e praticato il perdono raccomandati ai cristiani, senza mai reagire. Non questa volta, però. Dato che il troppo è troppo, più di 30 veri rifugiati della CDO si sono presentati davanti alla Casa Blu e hanno inscenato una contro-protesta e una conferenza stampa alternativa che ha riscosso ben più successo dei soliti vituperi di O.
Diversamente dai teppisti pagati dalla donna, i manifestanti della CDO erano vere vittime del PCC che chiedono asilo in Corea. Alcuni sono rimasti senza un tetto dopo essere stato cacciati per anni dal PCC e alcuni sono stati torturati. «Davvero O Myung-ok può mascherare la verità della persecuzione religiosa perpetrata dal Partito, etichettando spietatamente i cristiani cinesi come finti rifugiati?», hanno chiesto i fedeli della CDO.
Xiao Rui, una dei manifestanti, è fuggita in Corea del Sud tre anni fa. Prima della fuga era stata arrestata, torturata brutalmente e condannata a tre anni e sei mesi di prigione, solo perché credente in Dio Onnipotente.



Quattro fedeli della CDO tengono un discorso durante la conferenza stampa
Quattro fedeli della CDO tengono un discorso durante la conferenza stampa

«Sono nata e cresciuta in Cina, senza sapere cosa fossero i diritti umani, o la libertà religiosa», ha raccontato. «Ho visto tutti i cristiani vivere con la paura e lo stress legati al pericolo di essere arrestati».
Di fronte alle false accuse e alle calunnie del PCC, Xiao Rui ha aggiunto: «Ho sempre atteso con impazienza il giorno in cui riunirmi ai miei genitori, ormai anziani, e adempiere ai miei doveri di pietà filiale, ma non oso andare a casa. Questo perché alcuni fratelli e alcune sorelle della CDO che sono rientrati in Cina per incontrare i genitori sono state arrestati e imprigionati, e a tutt’oggi nessuno sa dove si trovino».



Alcuni fedeli della CDO denunciano in silenzio la persecuzione del PCC
Alcuni fedeli della CDO denunciano in silenzio la persecuzione del PCC

La manipolazione delle famiglie

Forse l’aspetto più ripugnante della pagliacciata di O e del PCC è lo sfruttamento dei sentimenti familiari, il terrorizzare o manipolare i genitori e gli altri parenti, che già soffrono per la persecuzione inflitta ai propri cari, affinché si prestino al piano per riportare i fuoriusciti in Cina, in galera. Sulla scena c’era un cartellone ben visibile, che recitava: «Cari mamma e papà, sapete che il PCC vi sta usando? Ho il cuore spezzato. Vi unite al PCC per le sue finte manifestazioni sapendo che io sono in pericolo a causa della sua persecuzione».



Alcuni fedeli della CDO hanno detto ai genitori, che hanno partecipato alla finta manifestazione «Cari mamma e papà, sapete che il PCC vi sta usando?»
Alcuni fedeli della CDO hanno detto ai genitori, che hanno partecipato alla finta manifestazione «Cari mamma e papà, sapete che il PCC vi sta usando?»



I fedeli della CDO reggono cartelli che raccontano brevi storie della persecuzione patita, denunciando il PCC come il centro di un “asse del male” internazionale
I fedeli della CDO reggono cartelli che raccontano brevi storie della persecuzione patita, denunciando il PCC come il centro di un “asse del male” internazionale

Jia Zhigang, un fedele dalla CDO, ha detto a Bitter Winter che nel gruppo dei falsi manifestanti c’erano suo suocero e il fratello minore di sua moglie. Ci ha raccontato che prima del 21 luglio aveva già saputo che i suoi parenti stavano per raggiungere la Corea del Sud. Il 21 lui e la moglie si sono recati a prenderli all’aeroporto internazionale Incheon, sperando in un tranquillo ritrovo familiare. Con loro grande shock e grande tristezza, però, i familiari, che pure erano giunti in Corea per “cercare i parenti”, si sono rifiutati di incontrarli. Al contrario, hanno seguito le direttive di O e hanno preso parte alla falsa manifestazione, fingendo di “cercare dei parenti” che in realtà avevano già trovato. Jia ha affermato di non avere idea di che cosa la sua famiglia abbia effettivamente vissuto.



I cartelli dei fedeli della CDO denunciano le atrocità del PCC. Uno recita: «La persecuzione del PCC mi ha costretto a fuggire da casa»
I cartelli dei fedeli della CDO denunciano le atrocità del PCC. Uno recita: «La persecuzione del PCC mi ha costretto a fuggire da casa»

Le relazioni pericolose: O e il PCC

I rifugiati della CDO hanno rammentato ai media che «le cattive azioni del PCC si accumulano: smantella croci, demolisce chiese e imprigiona milioni di musulmani nei campi per la trasformazione attraverso l’educazione in Cina oramai scoperti e denunciati dalla comunità internazionale. Perché O ignora questo fatto lampante? È una cittadina coreana, perché deve votarsi alla propaganda del PCC e lavorare con tanto impegno per il Partito?».



Con i cartelli in mano, tre fedeli della CDO raccontano le proprie storie di persecuzione
Con i cartelli in mano, tre fedeli della CDO raccontano le proprie storie di persecuzione

Durante la protesta, i fedeli della CDO hanno issato cartelli pieni di dubbi: «O Myung-ok è fortemente determinata nell’urlare a favore dell’estradizione dei cristiani cinesi: quanto denaro le ha girato il PCC?». «Guardate la vera faccia di O Myung-ok: è lo zerbino del PCC! Forse che sia un membro segreto del Partito?».
L’apparizione dei fedeli della CDO ha colto O di sorpresa, che davanti alla verità si è irritata. Durante la protesta, ha indicato lo smartphone a quelli che innalzavano i cartelli per protestare in silenzio e ha tentato due volte di lanciarsi verso di loro. Nonostante l’intervento delle guardie di sicurezza presenti sul posto, ha continuato a filmare i cristiani che protestavano, accusandoli di essere falsi rifugiati. Ha tentato anche di interromperne la conferenza stampa e ha insultato alcuni reporter, accusandoli perché non stavano dalla sua parte.



Un'irritata O Myung-ok viene fermata dalle guardie di sicurezza mentre tenta di lanciarsi verso i manifestanti durante la conferenza stampa
Un’irritata O Myung-ok viene fermata dalle guardie di sicurezza mentre tenta di lanciarsi verso i manifestanti durante la conferenza stampa

La finta manifestazione capeggiata da O, in programma dalle 10 del mattino fino a mezzogiorno, è durata alla fine meno di un’ora, risolvendosi come al solito in un insuccesso. Se non fosse esagerato scomodare William Shakespeare (1564-1616) per le squallide attività di O, prenderemmo in prestito una citazione dall’Amleto, concludendo che «si è tirata la zappa sui piedi».
(foto: per gentile concessione della Chiesa di Dio Onnipotente)

Fonte: BITTER WINTER /Massimo Introvigne

martedì 10 luglio 2018

Massimo Introvigne: rivela la verità sull'omicidio di Zhaoyuan e dice che il vero xiejiao è il PCC


Massimo Introvigne: rivela la verità sull'omicidio di Zhaoyuan e dice che il vero xiejiao è il PCC

Alla conferenza internazionale sulla persecuzione religiosa e i diritti umani dei rifugiati, tenutasi a Seul, nella Corea del Sud, il 23 ottobre 2017, il professor Massimo Introvigne ha presentato un'analisi dettagliata dell'inesattezza della definizione di "xiejiao" data dal governo comunista cinese.Ha anche dichiarato chiaramente che la Chiesa di Dio Onnipotente è stato il gruppo religioso maggiormente perseguitato dal governo comunista cinese, con l'incarcerazione di centinaia di migliaia di cristiani della Chiesa che non avevano commesso alcun reato. Sono stati giudicati e incarcerati soltanto per la loro appartenenza alla Chiesa di Dio Onnipotente. Le autorità cinesi non hanno negato il loro proposito di sopprimere la Chiesa e sostengono che i suoi membri hanno commesso reati gravi, compreso l'omicidio al McDonald, avvenuto il 28 maggio, nella città di Zhaoyuan. 

lunedì 2 luglio 2018

Un esperto esorta i Paesi europei a occuparsi della persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente


Un esperto esorta i Paesi europei a occuparsi della persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente

Il 14 dicembre 2017, presso la Camera dei Deputati del parlamento italiano a Roma, si è tenuta una conferenza stampa sulla questione delle violazioni della libertà religiosa in Cina – il caso emblematico della persecuzione delle minoranze cristiane. Il prof. Massimo Introvigne, studioso di fama internazionale esperto nel campo delle nuove religioni, è intervenuto alla conferenza e presentato le sue scoperte sulla Chiesa di Dio Onnipotente, confermando che il caso di omicidio al McDonald's di Zhaoyuan nel 2014 nella Provincia di Shandong non ebbe nulla a che fare con la Chiesa di Dio Onnipotente, che la copertura del caso da parte del PCC consistette in notizie false fabbricate dallo stesso, allo scopo di perseguitare e reprimere la Chiesa di Dio Onnipotente. Allo stesso tempo, ha presentato uno studio, realizzato congiuntamente con Willy Fautré, presidente di Diritti Umani Senza Frontiere. La relazione evidenzia che, nonostante la Chiesa di Dio Onnipotente conti il maggior numero di persone arrestate in Cina e di rifugiati in Italia ed Europa, la percentuale delle richieste d'asilo dei suoi membri accettate in Italia è solo del 10%, mentre in Svizzera si sono verificati diversi casi di rimpatrio. Ha indicato che ciò rappresentava una grave violazione della Convenzione internazionale sui rifugiati, esprimendo quindi la sua ferma condanna. Ha esortato i Paesi europei a occuparsi sollecitamente della persecuzione dei cristiani appartenenti alla Chiesa di Dio Onnipotente e della situazione attuale delle loro richieste di asilo come rifugiati.

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