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sabato 6 ottobre 2018

Ogni nazione viene alla Tua luce

il vangelo del giorno-Ogni nazione viene alla Tua luce


Spalanca le Tue braccia mio Dio
e consola il lamento di noi uomini,
muovi le braccia di forza e cura,
i Tuoi occhi splenderanno di luce!
Ci dai amore e misericordia,
e il Tuo volto glorioso appare.
In questo mondo così corrotto,
ma i Tuoi raggi ora son qui.
Tutto questo mondo vuoto e malvagio,
piangerà sperando nel Tuo ritorno.
Tu ci porti speranza,
e la fine di duemila anni di attesa!

mercoledì 22 agosto 2018

Dopo aver perso il mio status

Il vangelo del giorno- Dopo aver perso il mio status

Huimin Città di Jiaozuo, Provincia di Henan
Ogni volta che vedevo o sentivo parlare di qualcuno che era stato sostituito e che si sentiva giù di morale, debole o sconfortato e non aveva più voglia di seguire, lo disprezzavo. Pensavo che persone diverse avessero semplicemente funzioni diverse all’interno della chiesa, che non ci fosse distinzione tra una posizione alta o bassa, che fossimo tutti creature di Dio e che non ci fosse nulla per cui sentirsi giù di morale. Perciò, a prescindere che mi stessi prendendo cura dei nuovi fedeli o che stessi guidando un distretto, non ho mai pensato di essere troppo concentrata sul mio status, di essere quel tipo di persona. Non avrei mai immaginato, nemmeno fra un milione di anni, che anch’io mi sarei comportata così vergognosamente quando, a mia volta, fossi stata sostituita…

domenica 15 luglio 2018

Il giudizio è la luce


Il vangelo di oggi-Il giudizio è la luce

Zhao Xia Provincia di Shandong
Mi chiamo Zhao Xia. Sono nata in una famiglia normale. A causa dell’influenza di detti del tipo “Come un uomo lascia dietro di sé una reputazione, un’oca selvatica lascia dietro di sé una voce” e “Come un albero passa la vita con la sua corteccia, un uomo passa la vita con il suo volto”, la mia reputazione e il mio viso erano particolarmente importanti per me. Tutto ciò che facevo aveva il solo scopo di guadagnare le lodi, i complimenti e l’ammirazione delle persone. Dopo essermi sposata, mi ero imposta i seguenti obiettivi: vivrò una vita in cui sarò più ricca degli altri, non permetterò a nessuno di fare commenti negativi su come tratto gli anziani o sul mio comportamento e sulla mia condotta e farò in modo che mio figlio entri in una famosa università e abbia buone prospettive, in modo che io abbia altre cose in più di cui vantarmi. Per questo motivo non ho mai litigato con i miei suoceri. A volte, quando mi dicevano cose cattive, mi sentivo così addolorata che mi nascondevo a piangere invece di rispondergli male. Quando vedevo le altre persone che compravano vestiti per i loro genitori durante il capodanno cinese e le altre festività, andavo subito anch’io a comprarli per mia suocera, scegliendoli anche della migliore qualità. Quando i parenti venivano a farmi visita, li aiutavo a fare la spesa e a cucinare. Anche quando era un po’ difficile o stancante, mi rendevo sempre completamente disponibile. Per timore di avere un po’ meno soldi degli altri, avevo lasciato la mia bambina un mese dopo averla messo al mondo per tornare subito a lavorare. Di conseguenza, mia figlia soffriva di malnutrizione ed era diventata tutta pelle e ossa perché non poteva bere il mio latte materno. La sua situazione era migliorata solo dopo 100 iniezioni di integratori, mentre io mi ritrovavo talmente stanca da avere male alla schiena tutti i giorni. Anche se era difficile e faticoso, sopportavo le avversità e mi davo da fare incessantemente per riuscire a guadagnarmi una buona riputazione. Dopo solo pochi anni, divenni una famosa nuora nel villaggio e la mia famiglia divenne benestante e invidiata dalla gente. Di conseguenza, i miei suoceri, i miei vicini, i parenti e i miei amici non facevano altro che riempirmi di complimenti. Davanti a tutti queste lodi e complimenti delle persone che mi circondavano, la mia vanità veniva soddisfatta enormemente. Sentivo che tutte le difficoltà degli ultimi anni non erano state invano e dentro di me mi sentivo lusingata. Tuttavia, la mia vita tranquilla venne interrotta dopo il matrimonio di mio cognato. Sua moglie si rivolgeva a me sempre in modo sarcastico e diceva che avevo secondi fini quando trattavo bene nostra suocera, perché in realtà desideravo solo i suoi averi. Diceva sempre che nostra suocera non era imparziale perché ci donava più cose di quelle che donava a loro e spesso litigavamo a causa di questo. Io mi sentivo molto offesa e volevo discutere con lei in pubblico per dimostrare la mia innocenza, ma questo avrebbe rovinato la bella immagine che avevo creato nel cuore delle persone. Quindi mi obbligavo a controllarmi e, quando non ce la facevo proprio più, andavo a piangere a dirotto in privato. In seguito, mia nuora volle esagerare occupando il terreno che era spettato alla mia famiglia, e questo mi fece ribollire dalla rabbia e non mangiai né bevvi per giorni. Avevo veramente voglia di litigare per questo con lei. Però, pensando che mi avrebbe fatto perdere la faccia, danneggiando la mia reputazione, e che mi avrebbe fatto considerare male dagli altri, mandai giù quel boccone amaro, ma dentro mi sentivo così frustrata da soffrire enormemente. Sembravo triste e sospiravo tutto il giorno, mi sentivo troppo disperata e stanca di vivere, non sapendo quando questa vita avrebbe mai avuto fine.

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