Le parole di Dio mi guidano a imparare come educare i miei figli (II)
Xiaoxue, Malaysia
Un giorno, dopo cena, insegnai al mio primogenito a leggere il cinese; solo le parole semplici: “Cielo, terra, gente, e, terra, papà, mamma…” Gliele insegnai diverse volte, ma ancora non riusciva a scriverle. Se scriveva la prima parola, dimenticava quella successiva. La rabbia dentro di me esplose; afferrai il righello sul tavolo e lo colpii diverse volte. Gridai forte: “Quanto sei stupido! Non riesci nemmeno a imparare queste poche parole!” Colpii il mio primogenito finché non si mise a piangere: “Ueeeee, Ueeeee”, scappò via a mettersi nell’angolo. Lo sgridai: “Vieni qui e continua a scrivere!” Ma non venne; così lo afferrai e lo trascinai fino alla sedia. Vedendo che la mano del mio primogenito era diventata rossa e gonfia per le botte che gli avevo dato, sentii un dolore lancinante al cuore. Piansi, ritornai nella mia camera e pregai Dio: “Dio! Non appena mio figlio mi ha contrariata, non sono riuscita a controllare la mia rabbia. Non voglio trattare i miei figli così. Dio, aiutami”. Dopo aver pregato, piano piano mi calmai.