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sabato 29 settembre 2018

Nel mezzo del disastro ho visto la mano di Dio

Ying Xin, Beijing
15 agosto 2012

Il 22 luglio 2012, il giorno dopo l’alluvione di Pechino del 21 luglio, mi affrettai a far visita a una sorella che aveva accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni solo due mesi prima. Ero appena arrivata nel suo paese, quando la scena che mi trovai di fronte mi lasciò senza parole. Vidi che le strade erano crollate, rivelando le fondamenta sotto l’asfalto. Ovunque vi erano frammenti di roccia caduti dalla montagna, i più grandi dei quali pesavano alcune tonnellate. Il fango si era accumulato a trenta centimetri di profondità e l’acqua piovana che scendeva dai pendii della montagna aveva già formato un piccolo fiume… Regnava una confusione totale e il paese era assolutamente irriconoscibile.

venerdì 28 settembre 2018

Avendo adempiuto al mio dovere, mi è stata concessa l’immensa salvezza di Dio

Hong Wei, Beijing
15 agosto 2012
Il 21 luglio 2012 cominciò a cadere una forte pioggia. Casualmente, quel giorno avevo un compito da svolgere; quindi, al termine del nostro incontro, vedendo che aveva un po’ schiarito, mi precipitai a casa in bicicletta. Solo quando imboccai la strada principale, mi resi conto che l’acqua stava scendendo dalla montagna come una cascata e che la strada era talmente coperta da acqua piovana da non riuscire più a distinguerne chiaramente la superficie. Questo spettacolo mi spaventò un poco, quindi in cuor mio chiamai con insistenza: “Dio! Ti supplico di darmi fede e coraggio. Questo è il momento in cui Tu vuoi che io renda testimonianza. Se Tu permetti che io venga trascinato via dalla corrente, allora in ciò vi sono comunque le Tue buone intenzioni. Sono disposto a sottomettermi alla Tua orchestrazione e alle Tue disposizioni”. Dopo aver così pregato, diventai più calmo; non mi sentivo più così spaventato e affrontai la tempesta di petto lungo tutto il tragitto verso casa. Chi avrebbe mai potuto immaginare che mi attendeva un pericolo ben più grande? Sulla strada verso casa vi era un pendio molto scosceso. A causa dell’asfalto appena posato e dell’acqua che travolgeva il pendio, in discesa i due freni anteriori della mia bicicletta non funzionavano. Ai piedi della collina vi era una bretella che portava alla National Route 108 e, all’altro lato, una fila di alberi. Oltre, c’era la corrente principale del fiume; se non fossi stato capace di ridurre la velocità, non mi sarebbe rimasta altra scelta che schiantarmi su quegli alberi, e c’era persino l’eventualità che cadessi nel fiume. Le conseguenze di ciò… Pensai tra me e me: “Ora sono spacciato!” Proprio mentre stavo pensando a questo, all’improvviso una forza proveniente da chissà dove mi sbalzò dalla bicicletta. L’inerzia della bicicletta mi trascinò via con sé e non si fermò fino a quando non arrivai all’incrocio ai piedi della collina. Proprio in quel momento due vetture mi superarono, l’una a fianco all’altra, proprio di fronte. Erano così vicine! Per fortuna, proprio nel mezzo di quella crisi, Dio mi aveva salvato.

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