Ogni fase dell’opera di Dio è per il bene di tutta l’umanità e si rivolge a tutto il genere umano. Anche se si tratta della Sua opera nella carne, essa, tuttavia, è rivolta a tutti gli uomini; Egli è il Dio di tutti gli uomini ed è il Dio di tutti gli esseri creati e non creati. Sebbene la Sua opera nella carne sia all’interno di un ambito limitato e anche l’oggetto di quest’opera sia limitato, ogni volta che Si fa carne per compiere la Sua opera, Egli sceglie un oggetto della Sua opera che è sommamente rappresentativo; non seleziona un gruppo di persone semplici e ordinarie su cui lavorare, ma sceglie come oggetto della Sua opera un gruppo di persone capaci di essere rappresentative della Sua opera nella carne. Questo gruppo di persone è stato scelto perché la portata della Sua opera nella carne è limitata ed è preparata appositamente per la Sua carne incarnata e viene scelta soprattutto per la Sua opera nella carne. La selezione che Dio fa degli oggetti della Sua opera non è priva di fondamento, ma secondo principio: lo scopo deve essere di beneficio per l’opera di Dio nella carne, e in grado di rappresentare l’intera umanità. Ad esempio, gli ebrei erano in grado di rappresentare l’intera umanità nell’accettare la personale redenzione da parte di
Gesù e i cinesi sono in grado di rappresentare l’intera umanità nell’accettare la personale conquista da parte del Dio incarnato. C’è una base per la rappresentazione di tutta l’umanità da parte degli Ebrei e vi è anche una base per la rappresentazione di tutta l’umanità da parte del popolo cinese nell’accettare la conquista personale di Dio. Nulla rivela il significato della redenzione più che l’opera della redenzione fatta tra gli ebrei e niente rivela la completezza e il successo dell’opera di conquista più che l’opera di conquista tra i cinesi.
da “L’umanità corrotta ha maggiormente bisogno della salvezza del Dio incarnato” in La Parola appare nella carne