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venerdì 31 maggio 2019

Capitolo 6

Nelle questioni che riguardano lo spirito, devi essere delicato e sensibile; devi prestare grande attenzione alle Mie parole. Devi ambire allo stato in cui vedi il Mio Spirito e il Mio Sé incarnato, le Mie parole e il Mio Sé incarnato, come un tutto unico e indivisibile, e fare in modo che l’umanità intera possa soddisfarMi in Mia presenza. Ho percorso l’universo a piedi volgendo il Mio sguardo sulla sua immensa distesa e ho camminato fra gli uomini saggiando il sapore dolce, acido, amaro e pungente dell’esperienza umana, eppure l’uomo non Mi ha mai veramente riconosciuto né notato mentre camminavo. Poiché stavo in silenzio e non compivo atti soprannaturali, nessuno Mi ha mai visto veramente. Oggi nulla è più com’era in passato: compirò azioni a cui, dal principio della creazione, il mondo non ha mai assistito; pronuncerò parole che, nei secoli, gli uomini non hanno mai udito, poiché chiedo che tutta l’umanità venga a conoscere la Mia incarnazione. Queste sono le fasi della Mia gestione, di cui l’umanità non ha la più vaga idea. Anche quando ne parlo apertamente, la mente umana è ancora tanto annebbiata che è impossibile articolarne i dettagli. In questo sta la condizione abietta dell’uomo, non è vero? Questo è precisamente ciò a cui desidero porre rimedio nell’uomo, non è vero? In tutti questi anni, non ho compiuto alcuna opera su di lui; in tutti questi anni, nemmeno coloro che erano in relazione diretta con la Mia incarnazione udirono mai la voce che proveniva direttamente dalla Mia divinità. Pertanto, è inevitabile che gli esseri umani manchino della conoscenza di Me, eppure questo singolo aspetto non ha influenzato l’amore che l’umanità nutre per Me da secoli. Ora, tuttavia, ho compiuto su di voi innumerevoli opere miracolose e insondabili e ho pronunciato per voi molte parole. E nondimeno, anche in simili condizioni, in tanti ancora Mi si oppongono apertamente. Lascia che ti faccia alcuni esempi.

mercoledì 29 maggio 2019

Gli anni in cui mi sono fatta in quattro per mia figlia

Yang Yuqing, Giappone
Sono nata in un piccolo villaggio della Cina, dove sono cresciuta vivendo una vita semplice e ordinaria. Poiché la mia famiglia era povera, dovetti andare a lavorare in una grande città, dopo aver finito la scuola media all’età di 16 anni. A 17 anni, incontrai il mio ex marito, più grande di me di 12 anni. A quel tempo, la premura e l’affetto che mi dimostrava rappresentavano per me il rifugio protettivo che mi offriva mio padre e l’amore fraterno che mio fratello maggiore mi dimostrava. Mi sentivo molto fortunata ad averlo incontrato e, ogni giorno, contavo le mie benedizioni. Un giorno, sua madre passò a trovarci, soprattutto per vedere me. Pensavo che sarebbe stata contenta di vedermi; perciò rimasi sorpresa quando, vedendo che ero carina e molto più giovane di suo figlio, sospettò immediatamente che avessi qualche altro motivo per uscire con lui. Proprio davanti a me, disse al figlio: “Non hai paura che stia tramando qualcosa?” Nel sentirla dire questo, mi rattristò molto e mi sconvolse; non sapevo proprio cosa fare. Il mio ex marito, con un tono di voce arrabbiato, rispose: “Mamma, se pensi di poterci dividere, te ne puoi andare!” Ero sbalordita nel sentirlo dire quelle cose. Mi era sempre sembrato una persona gentile, e ora si era infuriato con sua madre per difendere la nostra relazione. Rimasi molto colpita da ciò e pensai che il suo amore per me fosse autentico e che avessi trovato il vero amore. In seguito, ho avuto una figlia da lui, anche se i miei genitori erano contrari all’idea. Ma, con mia totale sorpresa, nell’arco di pochi anni, diventò una persona totalmente diversa. Iniziò a bere, ad andare a prostitute e a giocare e, in un attimo, dilapidò tutti i nostri risparmi e si indebitò anche. Non sapendo più che pesci pigliare, affidai mia figlia a mia suocera, affinché se ne prendesse cura e andai a lavorare fuori, per fare soldi e ripagare i debiti. Ma non importava quanto lavorassi, né quanti soldi guadagnassi, lui li prendeva e li sperperava al gioco. Finimmo col litigare ogni giorno e, alla fine, non ce la feci più e me ne andai. All’inizio, volevo portare nostra figlia con me e andare via da quel posto, dove avevo conosciuto così tanto dolore, ma il mio ex marito non me lo permise. Mi disse che mi avrebbe ceduto nostra figlia solo se gli avessi dato 200.000 RMB.

martedì 28 maggio 2019

Sketch evangelico 2019 - "Una pia illusione" Conosci lo standard per entrare nel Regno dei Cieli?



Sketch evangelico 2019 - "Una pia illusione" Conosci lo standard per entrare nel Regno dei Cieli?


Li Mingdao fa il predicatore in una Chiesa domestica. Crede nel Signore da molti anni e ha sempre seguito l'esempio di Paolo, concentrandosi sulla predicazione, sul lavoro, sulla sofferenza e sul sacrificio. È convinto che "faticando e lavorando sia possibile accedere al Regno dei Cieli, essere ricompensati e guadagnare una corona". Tuttavia, durante un incontro con i collaboratori, fratello Zhang solleva dei dubbi su questa concezione. Li Mingdao, non convinto, torna a casa e, dopo aver esaminato la Bibbia, intraprende un intenso dibattito con fratello Zhang... Faticare e lavorare per il Signore significa fare la volontà di Dio? Seguire questo cammino ci permette davvero di essere innalzati ed entrare nel Regno dei Cieli? Guardate il breve sketch Una pia illusione per scoprirlo.

Un taglio netto con il passato


Un taglio netto con il passato

Fangfang
Tutti noi, nella mia famiglia, crediamo nel Signore Gesù e, mentre io sono solo una semplice credente, mio padre è uno dei collaboratori della Chiesa. Nel febbraio 2004, accolsi l’opera degli ultimi giorni di Dio Onnipotente e, subito dopo, predicai il Vangelo del Regno a mia sorella minore. Inizialmente, avevo intenzione di rendere testimonianza all’opera degli ultimi giorni di Dio per mio padre, acquisendo alcune delle parole e verità di Dio. Ma, con mia sorpresa, quando mio padre venne a sapere che avevo accolto l’opera degli ultimi giorni di Dio Onnipotente, in preda alla frenesia tentò di ostacolarmi e di impedirmi di farlo.

lunedì 27 maggio 2019

La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose (III) Parte 3



La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose III Parte 3


Dio Onnipotente dice: “Quando Dio ha creato tutte le cose, ha usato ogni tipo di metodo e di modo per equilibrarle, per equilibrare le condizioni di vita delle montagne e dei laghi, delle piante e di tutte le specie di animali, uccelli e insetti. Il Suo scopo era consentire a tutti i tipi di esseri viventi di vivere e di moltiplicarsi nell’ambito delle leggi che aveva stabilito. Gli esseri non possono sconfinare da queste leggi ed esse non possono essere infrante. È solo in questo tipo di ambiente essenziale che gli esseri umani possono sopravvivere e moltiplicarsi in modo sicuro, generazione dopo generazione”.

Quando qualcuno bussa alla porta, bisogna aprire


Quando qualcuno bussa alla porta, bisogna aprire

di Qing Ting
Nel 1989, seguii mia madre nell’accettazione del Vangelo del Signore Gesù. Dopo aver iniziato a credere nel Signore, sebbene spesso frequentassi le riunioni e leggessi le Scritture, venni a sapere che era stato Dio a creare il cielo, la terra e ogni cosa in essi, che aveva creato l’umanità e che è Lui a provvedere a ogni cosa per il genere umano. A quel tempo, spesso il predicatore ci diceva: “A prescindere da quante difficoltà si incontrino, a condizione che preghiamo Dio, Egli ci aiuterà. Questo perché il Signore disse: ‘Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia’ (Matteo 7:7-8). Il Signore è affidabile; quindi, se incontreremo difficoltà e Lo pregheremo, Egli ascolterà le nostre preghiere. Egli ci parla attraverso le parole della Bibbia e ci conduce attraverso tutte le difficoltà…”. Dopo di che, affidai ogni cosa al Signore, a prescindere se si trattasse di grandi o piccoli problemi della vita. In effetti, il Signore ascoltò le mie preghiere, mi guidò tramite le parole della Bibbia e fece in modo che tutte le cose che cercavo andassero a buon fine. A causa di ciò, feci sempre più tesoro della Bibbia ed essa fu una cosa inseparabile da me, che mi portavo dovunque.

domenica 26 maggio 2019

La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose (III) Parte 2



La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose (III) Parte 2


    Dio Onnipotente dice: “Le cose non possono essere separate dal governo di Dio e nessuno può separarsi da esso. La perdita del Suo governo e del Suo provvedere significherebbe che l’esistenza delle persone, la loro vita nella carne, scomparirebbe. Per questo motivo è importante che Dio crei ambienti per la sopravvivenza del genere umano. Non importa a quale razza appartieni o in quale regione vivi, sia essa in Occidente o in Oriente: non puoi separarti dall’ambiente di sopravvivenza che Dio ha creato per il genere umano né dalla generosità e dai doni di quell’ambiente. A prescindere da quale sia il tuo sostentamento, da cosa ti serva per vivere e per sostenere la tua vita nella carne, non puoi separarti dal governo di Dio e dalla Sua gestione”.

Il ritorno di un figliol prodigo

Il ritorno di un figliol prodigo

Ruth, Stati Uniti
Sono nata in una cittadina della Cina meridionale e la nostra famiglia crede nel Signore dalla generazione della mia bisnonna paterna. Le storie della Bibbia, gli inni di adorazione e la musica ecclesiastica in chiesa mi hanno accompagnata durante i giorni felici dell’infanzia. Quando ho iniziato a diventare grande, la pressione a scuola è cresciuta e, in cuor mio, ho cominciato ad allontanarmi lentamente dal Signore. Egli, tuttavia, non mi ha mai abbandonata; ogni volta che Lo chiamavo, mi aiutava. La grazia e il nome santo del Signore Gesù sono radicati nel profondo del mio cuore. Ricordo come, l’anno in cui ho sostenuto l’esame di ammissione al college, nessuno – compresi i miei insegnanti – credesse che sarei riuscita a entrare in una buona università. Tra tutti questi ostacoli ho quasi rinunciato a ogni speranza e anch’io mi sono convinta di non essere sicuramente in grado di entrare nel college che volevo frequentare. Inavvertitamente, però, mi sono ricordata di una frase che avevo sentito in chiesa da bambina: “Quando le persone raggiungono il proprio limite, è il momento in cui comincia a operare Dio” e, in un baleno, è stato come se avessi ricevuto una rivelazione: esatto, il mio limite è l’opportunità di Dio; le capacità del Signore sono le più grandi e credo che, finché farò sinceramente affidamento su di Lui, di certo mi aiuterà. Perciò pregavo spesso il Signore Gesù: “O Signore, per favore, aiutami. Se riuscirò a entrare nel college dei miei sogni senza intoppi, ti prometto che da oggi in poi non Ti scanserò, accettandoTi come mio unico Salvatore in questa vita”. Allo stesso tempo, ho anche pagato un prezzo che una persona normale non sarebbe nemmeno in grado di immaginare. Per tutto l’ultimo anno delle superiori, tranne quando mangiavo e dormivo, mi sono esercitata al pianoforte, suonando sostanzialmente da 10 a 12 ore al giorno. Non sapevo da dove venisse la forza che mi sosteneva, ma pensavo dovesse essere il Signore che ascoltava le mie preghiere e mi aiutava in segreto e, in cuor mio, L’ho ringraziato ancora di più. Alla fine, sono stata ricompensata con la realizzazione del desiderio che accarezzavo da tempo: l’ammissione in una delle migliori accademie musicali del paese e, di conseguenza, mi sono convinta fermamente che il Signore Gesù fosse il mio unico Salvatore. Al quarto anno di college, non sapevo quale strada imboccare dopo la laurea, così mi sono rivolta al Signore Gesù e Gli ho chiesto di mostrarmi la via e di predisporre per me un percorso da intraprendere. Nel 2004, poco dopo che l’America aveva subito gli attentati terroristici dell’11 settembre, quando quasi tutti i visti per l’ingresso nel Paese erano stati congelati, ho riposto le mie speranze in un CD musicale che avevo inciso professionalmente e, con mio stupore, ho ricevuto una borsa di studio a copertura totale per un’università americana. Inoltre ho ottenuto senza alcuna difficoltà un visto per studenti e sono andata in America per proseguire gli studi. Dopo aver vissuto queste due esperienze – l’ammissione al college e la partenza per l’estero –, ho capito che il Signore mi aveva aiutata a raggiungere obiettivi che non sarei stata in grado di conseguire facendo affidamento unicamente su me stessa e mi sono convinta ancora di più che il Signore Gesù fosse il vero Dio e il mio Salvatore e che dovevo mettere adeguatamente in pratica la mia fede in Lui e seguirLo.

sabato 25 maggio 2019

Trovare la via del ritorno dopo essersi persi

Xieli, Usa
Avevo sempre desiderato una vita felice con un alto tenore di vita; perciò, andai negli Stati Uniti a lavorare più sodo che potevo. Dopo alcuni anni di duro lavoro e sofferenza, riuscii a ottenere, piano piano, le cose che volevo: la mia azienda, la mia macchina, la mia casa, ecc. Stavo finalmente vivendo la vita “felice” che avevo sempre sognato. In quel periodo, feci amicizia con alcuni ragazzi, con i quali mi piaceva mangiare, bere e divertirmi durante il nostro tempo libero. Andavamo tutti d’accordo e pensavo di aver incontrato un bel gruppo di ragazzi. Ma, in seguito, compresi che erano soltanto compagni di bevute che spesso dicevano sciocchezze e, quando ero depresso o preoccupato, non c’era nessuno di loro con cui potessi condividere i miei problemi. Non solo, mi raggirarono deliberatamente: uno di loro mi diede a intendere che sua madre era gravemente ammalata in Cina e, quando gli prestai dei soldi, sparì senza lasciare traccia. Un altro, proveniente dalla mia città natale, mi raccontò un mucchio di bugie sulla necessità di un finanziamento per un progetto e mi rubò dei soldi. Persino la persona a me più cara e più vicina – la mia fidanzata – mi tradì e mi derubò una grossa somma di denaro che mi era costata anni di sangue, sudore e lacrime. La crudeltà di quelle persone e l’indifferenza della società mi fecero diventare depresso e demoralizzato. Persi la fiducia nella mia capacità di andare avanti e; sembrava che nessuno potesse alleviare l’amarezza e il vuoto che sentivo nel cuore. In seguito, feci spesso ricorso al mangiare, al bere e al divertimento per riempire il vuoto nel cuore, ma questi piaceri fisici temporanei erano del tutto inadatti a risolvere la mia sofferenza spirituale.

La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose (III) Parte 1


La parola di Dio - Dio Stesso, l’Unico IX Dio è la fonte di vita per tutte le cose (III) Parte 1


Le parole di Dio in questo video provengono dal libro “La Parola appare nella carne”. Il contenuto di questo video: 1. Dio definisce i limiti di tutte le cose per provvedere all’umanità intera

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