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giovedì 7 novembre 2019

Senza la verità è facile offendere Dio

Il vostro “riassumere la verità” non viene effettuato per permettere alle persone di ottenere da essa la vita o i cambiamenti nella loro indole. Piuttosto, viene eseguito cosicché gli uomini possono apprendere alcune conoscenze e dottrine dall’interno della verità. Sembra che capiscano lo scopo dietro all’opera di Dio, quando in realtà hanno soltanto appreso alcune parole di dottrina. Non comprendono il significato implicito della verità, e questo non è diverso dallo studio della teologia o dalla lettura della Bibbia. Redigi questi libri o quei materiali e così entri in possesso di quest’aspetto della dottrina o di quell’aspetto della conoscenza. Sei un eccellente portavoce di dottrine, ma cosa accade quando hai finito di parlare? Gli uomini sono allora incapaci di sperimentare, non hanno alcuna comprensione dell’opera di Dio e nemmeno di se stessi. Alla fine, tutto ciò che avranno ottenuto sono formule e norme, e sono in grado di parlare di quelle cose ma non di altro. Se Dio compisse qualcosa di nuovo, potrebbero tutte le dottrine che conosci essere alla pari con quello che compie Dio? Pertanto, quelle tue cose sono soltanto regole e tu ti limiti a far studiare la teologia alle persone, non stai permettendo loro di sperimentare la parola di Dio o la verità. Quei libri che le persone redigono, possono portarle solo alla teologia e alla conoscenza, verso nuove formule e verso regole e convenzioni; non possono portarle davanti a Dio o consentire loro di comprendere la verità o la volontà di Dio. Facendo domande su domande riguardo a quelle parole, e poi rispondendo, creando uno schema o un riepilogo, pensi che chi è sotto di te possa poi capirle facilmente. Oltre a essere semplici da ricordare, fanno subito chiarezza riguardo a tali domande, e tu pensi che sia fantastico fare le cose in questo modo. Ma ciò che comprendono non è il vero significato implicito della verità, bensì qualcosa che è in conflitto con la realtà e che consta di mere parole dottrinali. Dunque sarebbe meglio se non facessi affatto queste cose. Tu le fai per condurre le persone a comprendere e padroneggiare la conoscenza. Fai accedere gli altri alle dottrine, alla religione, e li porti a seguire Dio e a credere in Lui all’interno di dottrine religiose. Non sei dunque esattamente come Paolo? Pensate che padroneggiare la conoscenza della verità sia particolarmente importante, così come imparare a memoria molti brani delle parole di Dio, ma non considerate affatto importante il modo in cui la gente comprende la Sua parola. Pensate che sia di estrema rilevanza per gli uomini essere in grado di memorizzare molte delle parole di Dio, riuscire a parlare molto di dottrina e scoprire molte formule all’interno delle parole di Dio. Per questo motivo volete sempre ordinare sistematicamente queste cose, affinché tutti la pensino allo stesso modo e pronuncino le stesse parole, le stesse dottrine, abbiano le stesse conoscenze e osservino le stesse regole: questo è il vostro obiettivo. Lo fate come per far capire meglio alla gente, quando al contrario non vi rendete conto che, facendo così, la portate in mezzo a regole che sono al di fuori della verità delle parole di Dio. Per fare in modo che le persone abbiano una vera comprensione della verità, devi unirti alla realtà, all’opera, e portare la gente dinanzi a Dio. Solo in questo modo gli uomini potranno padroneggiare la verità. Se i tuoi sforzi sono rivolti soltanto ad applicare le formule e le norme alle parole scritte, allora non sarai in grado di raggiungere una comprensione della verità, non riuscirai a condurre gli altri nella realtà e men che meno sarai in grado di consentire loro di sperimentare un cambiamento maggiore o di capire di più di se stessi. Se le parole scritte potessero sostituire la gente, allora voi non avreste bisogno di fare proprio nulla.

mercoledì 6 novembre 2019

Avere un’indole immutata è essere ostili a Dio

A seguito di diverse migliaia di anni di corruzione, l’uomo è diventato insensibile e ottuso, un demonio che si oppone a Dio, a tal punto che l’insubordinazione umana nei confronti di Dio è stata documentata nei libri di storia e l’uomo stesso non è in grado di fornire un resoconto completo del suo comportamento ribelle; questo perché l’uomo è stato corrotto profondamente da Satana ed è stato indotto in errore da Satana in misura tale da non sapere più a chi rivolgersi. Ancor oggi, l’uomo continua a tradire Dio: quando Lo vede Lo tradisce, e anche quando non riesce a vederLo Lo tradisce. Vi è addirittura chi, malgrado sia stato testimone delle maledizioni e della collera divine, persevera nel tradire Dio. Per questo dico che la ragione umana ha smarrito la sua funzione originale e che anche la coscienza lo ha fatto. L’uomo che Mi è dato osservare è una bestia travestita da essere umano, un serpente velenoso, e per quanto cerchi di apparire commovente ai Miei occhi non sarò mai misericordioso nei suoi confronti, poiché non sa cogliere la differenza tra nero e bianco, tra verità e non verità. La ragione dell’uomo è fortemente insensibile, e malgrado ciò egli desidera ottenere benedizioni; la sua umanità è davvero ignobile, e tuttavia vorrebbe possedere la sovranità di un re. Ma di chi potrebbe essere re con una ragione simile? Come potrebbe stare su un trono con una simile umanità? Veramente l’uomo non ha alcun pudore! È un miserabile presuntuoso! A quanti tra voi desiderano ottenere benedizioni, consiglierei innanzitutto di procurarsi uno specchio e di guardare la loro brutta immagine ivi riflessa: hai ciò che è necessario per essere un re? hai il volto di chi potrebbe ottenere benedizioni? La tua indole non è cambiata nemmeno un po’ e non hai messo in pratica alcuna verità, eppure continui a desiderare un domani meraviglioso. Sei un illuso! Nato in tale sudicia terra, l’uomo è stato gravemente rovinato dalla società, ha subito l’influsso di un’etica feudale ed è stato istruito presso “istituti d’istruzione superiore”. Pensiero retrogrado, moralità corrotta, visione meschina della vita, ignobile filosofia, esistenza del tutto priva di valore, stile e abitudini di vita depravati: tutte queste cose sono penetrate seriamente nel cuore dell’uomo, e ne hanno gravemente minato e intaccato la coscienza. Il risultato è che gli esseri umani sono sempre più lontani da Dio e Gli si oppongono sempre più. Giorno dopo giorno l’indole umana si fa sempre più viziosa e non vi è nessuno che sia disposto a rinunciare a qualcosa per Dio, nessuno che voglia obbedirGli, neppure uno che abbia intenzione di cercare la Sua apparizione. Invece, sotto il dominio di Satana l’uomo non fa altro che perseguire il piacere, consegnandosi alla corruzione della carne nella terra infangata. Anche quando odono la verità, coloro che vivono nelle tenebre non pensano affatto a metterla in pratica, né sono propensi ad andare alla ricerca di Dio, sebbene Ne abbiano visto il manifestarSi. Come può avere qualche speranza di salvezza un genere umano così depravato? Come potrà vivere nella luce un’umanità così decadente?

martedì 5 novembre 2019

Il successo o il fallimento dipendono dal cammino che l’uomo compie

La maggior parte delle persone crede in Dio nell’interesse della propria destinazione futura o per un piacere temporaneo. Per coloro che non hanno subito alcun trattamento, la fede in Dio è finalizzata all’ingresso in Cielo per guadagnare delle ricompense, non a essere resi perfetti o a svolgere il dovere di una creatura di Dio. In altre parole, la maggior parte degli uomini non crede in Dio per adempiere alla propria responsabilità o per portare a termine il proprio compito. Raramente le persone credono in Dio per condurre una vita significativa e nessuno ritiene che, poiché l’uomo è vivo, debba amare Dio perché lo prescrivono la legge celeste e il principio terreno e perché questa è la vocazione naturale dell’uomo. Così, sebbene uomini diversi perseguano ciascuno i propri obiettivi, lo scopo e la motivazione della loro ricerca sono uguali per tutti e, inoltre, per la maggior parte delle persone gli oggetti della loro adorazione sono molto simili. Nel corso degli ultimi millenni, molti credenti sono morti, e molti sono morti e rinati. Non sono solo una o due persone che cercano Dio, e nemmeno mille o duemila, ma la ricerca della maggior parte di questi uomini è finalizzata alle loro aspettative o alle loro gloriose speranze per il futuro. Coloro che sono devoti a Cristo sono pochissimi. Molti credenti devoti sono morti ancora intrappolati nelle loro reti e, inoltre, il numero delle persone che hanno raggiunto il successo è insignificante. I motivi per cui gli uomini falliscono, e i segreti del loro successo, gli sono ancora oggi sconosciuti. Coloro che sono ossessionati dalla ricerca di Cristo non hanno ancora avuto il loro momento di intuizione improvvisa, non sono andati a fondo di questi misteri, perché semplicemente non sanno come fare. Benché facciano dei grandissimi sforzi nella loro ricerca, la strada che intraprendono è quella del fallimento, già percorsa dai loro predecessori, e non quella del successo. In questo modo, a prescindere da come cerchino, non percorrono forse la strada che conduce all’oscurità? Ciò che guadagnano non è forse un frutto amaro? È abbastanza difficile prevedere se le persone che emulano coloro che ce l’hanno fatta in passato giungeranno, alla fine, alla fortuna o alla disgrazia. Di quanto diminuiscono, dunque, le probabilità di riuscita di coloro che cercano seguendo le orme di chi ha fallito? Queste persone non hanno forse delle probabilità di fallimento ancora maggiori? Qual è il valore della strada che percorrono? Non stanno sprecando il loro tempo? In breve, indipendentemente dal fatto che le persone riescano o falliscano nella ricerca, c’è un motivo per cui lo fanno, e non è vero che il successo o il fallimento sono determinati dal realizzare la ricerca nel modo che preferiscono.

lunedì 4 novembre 2019

carnazioni completano il significato dell’incarnazione

 

      Ogni fase dell’opera realizzata da Dio ha un proprio significato pratico. A quel tempo, quando Gesù venne, era un maschio, ma, quando Dio è venuto questa volta, è una femmina. Da ciò, puoi comprendere che Dio ha creato sia il maschio che la femmina a motivo della Sua opera e che per Lui non c’è distinzione di genere. Quando il Suo Spirito viene, può assumere qualsiasi forma nella carne Egli voglia, e quella carne può rappresentarLo. Che sia maschio o femmina, può rappresentare Dio purché sia la Sua incarnazione. Se Gesù, alla Sua venuta, fosse apparso in una forma femminile – in altre parole, se dallo Spirito Santo fosse stata concepita una bambina, e non un bambino – quella fase dell’opera sarebbe stata comunque completata. Se fosse stato così, la fase attuale dell’opera sarebbe stata invece completata da un maschio, ma l’opera sarebbe stata completata lo stesso. L’opera realizzata in ciascuna delle due fasi è egualmente significativa; nessuna delle due viene ripetuta, né è in conflitto con l’altra. Nel compiere la Sua opera all’epoca, Gesù fu chiamato il Figlio unigenito, e “Figlio” implica il genere maschile. Allora perché il Figlio unigenito non è menzionato in questa fase? Perché i requisiti dell’opera hanno richiesto un cambiamento di genere rispetto a quello di Gesù. Con Dio non c’è distinzione di genere. Egli svolge la Sua opera come desidera e, nel compierla, non è soggetto ad alcuna limitazione, anzi è segnatamente libero. Tuttavia, ogni fase dell’opera ha un proprio significato pratico. Dio Si è incarnato due volte ed è ovvio che la Sua incarnazione negli ultimi giorni è l’ultima. Egli è venuto per rivelare tutte le Sue azioni. Se in questa fase non Si facesse carne al fine di compiere personalmente l’opera perché l’uomo ne renda testimonianza, l’uomo rimarrebbe per sempre ancorato alla nozione che Dio è soltanto maschio, non femmina. Prima di questo, tutta l’umanità credeva che Dio potesse essere soltanto maschio e che una femmina non potesse essere chiamata Dio, perché l’intera umanità riteneva che l’uomo avesse autorità sulla donna. Pensava che nessuna donna potesse assumere l’autorità, ma che solo l’uomo potesse farlo. Inoltre, arrivava ad affermare che l’uomo fosse il capo della donna e che quest’ultima dovesse obbedire all’uomo e non potesse superarlo. In passato, quando è stato affermato che l’uomo era il capo della donna, ciò era rivolto ad Adamo ed Eva che erano stati sedotti dal serpente, e non all’uomo e alla donna come erano stati creati da Jahvè in origine. Naturalmente, una donna deve obbedire e amare suo marito, e un marito deve imparare a sfamare e sostenere la famiglia. Queste sono le leggi e i decreti stabiliti da Jahvè ai quali l’umanità deve attenersi nella vita sulla terra. Jahvè disse alla donna: “I tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te”. Egli parlò in tal modo al solo scopo che l’umanità (cioè sia l’uomo che la donna) potesse condurre un’esistenza normale sotto il dominio di Jahvè, e solo affinché le vite degli esseri umani potessero avere una struttura e mantenere un giusto ordine. Di conseguenza, Jahvè stabilì regole adeguate su come l’uomo e la donna dovessero comportarsi, ma questo fu soltanto riguardo a tutti gli esseri creati che vivono sulla terra e non aveva alcuna relazione con l’incarnazione di Dio. Come potrebbe Dio essere uguale alla Sua creazione? Le Sue parole erano rivolte unicamente all’umanità della Sua creazione; fu per consentire al genere umano di vivere un’esistenza normale che Egli stabilì regole per l’uomo e per la donna. All’inizio, quando Jahvè creò l’umanità, fece due tipi di essere umano, sia il maschio che la femmina; pertanto c’è la divisione tra maschio e femmina nei Suoi corpi incarnati. Egli non stabilì la Sua opera basandosi sulle parole rivolte ad Adamo ed Eva. Le due volte che Dio Si è incarnato sono state determinate interamente in base al Suo pensiero al tempo in cui creò il genere umano; in altre parole, ha completato l’opera delle Sue due incarnazioni avendo come riferimento il maschio e la femmina prima che fossero corrotti. Se l’umanità prendesse le parole rivolte da Jahvè ad Adamo ed Eva, che erano stati sedotti dal serpente, e le applicasse all’opera dell’incarnazione di Dio, Gesù non dovrebbe anch’Egli amare Sua moglie come previsto? In questo modo, Dio sarebbe ancora Dio? Stando così le cose, Egli sarebbe ancora in grado di completare la Sua opera? Se per il corpo di Dio incarnato fosse sbagliato essere femminile, non sarebbe stato un errore di enormi proporzioni anche il fatto che Dio abbia creato la donna? Se l’uomo crede ancora che sarebbe sbagliato per Dio incarnarSi come femmina, allora Gesù, che non Si è sposato e quindi non ha potuto amare Sua moglie, non sarebbe altrettanto in errore quanto l’attuale incarnazione? Poiché usi le parole che Jahvè rivolse a Eva per valutare la verità dell’odierna incarnazione di Dio, allora devi usare le parole che Jahvè rivolse ad Adamo per giudicare il Signore Gesù che Si fece carne nell’Età della Grazia. Queste due domande non hanno lo stesso significato? Dato che giudichi il Signore Gesù riferendoti al maschio che non era stato sedotto dal serpente, non puoi giudicare la verità dell’incarnazione odierna riferendoti alla femmina che era stata sedotta dal serpente. Non sarebbe giusto! Se ti formassi un’opinione simile, questo proverebbe che hai perso il lume della ragione. Quando Jahvè Si è incarnato per due volte, il genere della Sua carne faceva riferimento al maschio e alla femmina che non erano stati sedotti dal serpente; è stato in base al maschio e alla femmina che non erano stati sedotti dal serpente che Egli Si è fatto per due volte carne. Non pensare che la mascolinità di Gesù fosse la stessa di quella di Adamo che fu sedotto dal serpente. Non c’è alcuna relazione tra i due, e sono due maschi di diversa natura. Di certo non può essere che la mascolinità di Gesù dimostri che Egli sia solo il capo di tutte le donne ma non di tutti gli uomini. Egli non è forse il Re di tutti i Giudei (sia uomini che donne)? Egli è Dio Stesso, il capo non solo della donna ma anche dell’uomo. È il Signore di tutte le creature e il capo di tutte le creature. Come potresti considerare la mascolinità di Gesù come simbolo dell’essere capo della donna? Non sarebbe forse una bestemmia? Gesù è un maschio che non è stato corrotto. È Dio; è Cristo; è il Signore. Come potrebbe essere un maschio come Adamo, che era stato corrotto? Gesù è la carne di cui Si è vestito il santissimo Spirito di Dio. Come potresti affermare che Egli sia un Dio che possiede la mascolinità di Adamo? In tal caso, l’opera di Dio non sarebbe forse stata tutta sbagliata? Jahvè sarebbe stato forse in grado di attribuire a Gesù la mascolinità di Adamo che era stato sedotto dal serpente? L’incarnazione odierna non è forse un altro esempio dell’opera di Dio incarnato, diversa da Gesù nel genere, ma uguale a Lui nella natura? Osi ancora dire che Dio incarnato non potrebbe essere femmina, poiché la donna fu la prima a essere sedotta dal serpente? Osi ancora dire che, visto che la donna è la più impura ed è la fonte della corruzione dell’umanità, Dio non potrebbe affatto incarnarSi in un corpo femminile? Osi insistere nel dire che “la donna deve obbedire sempre all’uomo e non potrà mai manifestare o rappresentare direttamente Dio”? Non lo hai capito in passato, ma ora puoi forse continuare a bestemmiare l’opera di Dio, in particolare l’incarnazione di Dio? Se non sei in grado di capire questo con assoluta chiarezza, è meglio che tieni a freno la lingua per evitare che la tua stoltezza e la tua ignoranza siano rivelate, e la tua turpitudine messa a nudo. Non pensare di capire tutto. Ti dico che tutto ciò che hai visto e sperimentato è insufficiente perché tu possa comprendere anche solo la millesima parte del Mio piano di gestione. Allora perché ti comporti in modo così altezzoso? Quel poco di talento e di conoscenza che hai sono insufficienti perché Gesù li usi anche solo per un secondo della Sua opera! Quanta esperienza hai realmente? Quello che hai visto e tutto ciò che hai sentito nel corso della tua vita e quello che hai immaginato è inferiore all’opera che Io compio in un attimo! Faresti meglio a non cercare il pelo nell’uovo e a non avere da ridire. Per quanto tu possa essere arrogante, sei solo una creatura più insignificante di una formica! Tutto quel che contiene la tua pancia è inferiore a ciò che una formica porta nella sua! Non credere, solo perché hai acquisito un po’ di esperienza e anzianità, che questo ti autorizzi a parlare e gesticolare con presunzione smodata. La tua esperienza e la tua anzianità non sono forse un prodotto delle parole che ho pronunciato? Credi di averle ricevute in cambio del tuo lavoro e della tua fatica? Oggi vedi che Mi sono fatto carne e solo per questo motivo sei pieno di concetti così preziosi, dai quali hai racimolato innumerevoli nozioni. Se non fosse per la Mia incarnazione, anche se possedessi talenti straordinari, non avresti così tanti concetti; e non è forse da questi che provengono le tue nozioni? Se Gesù non Si fosse incarnato quella prima volta, saresti mai venuto a conoscenza dell’incarnazione? Non è forse perché la prima incarnazione ti ha fornito conoscenza che hai l’impudenza di provare a giudicare la seconda? Perché ne fai oggetto di studio anziché essere un seguace obbediente? Dopo il tuo ingresso in questa corrente e il tuo arrivo di fronte a Dio incarnato, Egli ti permetterebbe forse di farne uno studio? Va bene che studi la storia della tua famiglia, ma, se provi a studiare “la storia della famiglia” di Dio, il Dio di oggi ti permetterebbe forse di condurre uno studio del genere? Non sei forse cieco? Non stai forse attirando disprezzo su di te?

domenica 3 novembre 2019

Che cos’è l’incarnazione? Qual è la sostanza dell’incarnazione?




Parole di Dio attinenti:
Il significato dell’incarnazione è che Dio appare nella carne e viene a compiere la Sua opera fra gli uomini della Sua creazione sotto l’aspetto della carne. Così, perché Dio Si possa incarnare, Egli deve prima essere carne, carne dotata di normale umanità; questo, quantomeno, deve essere vero. Di fatto, ciò che è implicito nell’incarnazione di Dio è che Egli vive e opera nella carne, Dio nella Sua essenza stessa si fa carne, diventa un uomo. La Sua vita e opera nello stato incarnato si possono dividere in due fasi. La prima corrisponde alla Sua vita precedente allo svolgimento del Suo ministero. Egli vive in una comune famiglia umana, in una condizione di umanità del tutto ordinaria, obbedendo alle leggi e ai principi morali comuni della vita umana, con le necessità umane (cibo, indumenti, rifugio, sonno), le debolezze umane e le emozioni umane normali. In altri termini, nel corso della prima fase, Egli vive in una condizione di umanità del tutto normale, non divina, dedicandoSi a tutte le comuni attività umane. La seconda fase è la vita che Egli vive dopo l’inizio dello svolgimento del Suo ministero. Egli dimora ancora in una condizione di umanità comune con un involucro umano normale, senza mostrare alcun segno esteriore del soprannaturale. Egli, però, vive esclusivamente per il Suo ministero e durante questo periodo la Sua normale umanità esiste interamente al servizio dell’opera ordinaria della Sua divinità; poiché, ormai, la Sua normale umanità è maturata al punto di essere in grado di svolgere il Suo ministero. Così, la seconda fase della Sua vita è caratterizzata dallo svolgimento del Suo ministero nella Sua normale umanità, è una vita sia di normale umanità che di completa divinità. Il motivo per cui, nel corso della prima fase della Sua vita, Egli vive nell’umanità comune completa è che la Sua umanità non è ancora all’altezza dell’interezza dell’opera divina, non è ancora matura; solamente dopo che la Sua umanità diventa matura, capace di farsi carico del Suo ministero, Egli può iniziare a compiere la Sua opera. Dal momento che Egli, in quanto carne, ha bisogno di crescere e maturare, la prima fase della Sua vita è quella della normale umanità, mentre nella seconda fase, poiché la Sua umanità è in grado di intraprendere la Sua opera e svolgere il Suo ministero, la vita che il Dio incarnato vive nel corso del Suo ministero è caratterizzata sia dall’umanità, che dalla completa divinità. Se, dal momento della Sua nascita, il Dio incarnato iniziasse effettivamente il Suo ministero compiendo segni e prodigi soprannaturali, allora non possiederebbe un’essenza corporea. Quindi, la Sua umanità esiste ai fini della Sua essenza corporea; non ci può essere carne senza umanità e una persona senza umanità non è un essere umano. In questo modo, l’umanità della carne di Dio è una proprietà intrinseca della carne incarnata di Dio. Dire che “quando Dio Si fa carne Egli è completamente divino e non è assolutamente umano” è una bestemmia, perché è una presa di posizione impossibile da sostenere, in quanto viola il principio dell’incarnazione. Anche dopo l’inizio dello svolgimento del Suo ministero, la Sua divinità risiede ancora nell’involucro umano esterno quando compie la Sua opera, ma in quel momento, la Sua umanità ha il solo scopo di permettere alla Sua divinità di portare a termine l’opera nella carne normale. Così, chi produce l’opera è la divinità che abita la Sua umanità. È la Sua divinità, non la Sua umanità che è in azione, ma è una divinità celata all’interno della Sua umanità; la Sua opera è compiuta sostanzialmente dalla Sua completa divinità, non dalla Sua umanità. Ma chi esegue l’opera è la Sua carne. Si potrebbe dire che Egli è un uomo ed è anche Dio, perché Dio diventa tale vivendo nella carne, con un involucro umano e un’essenza umana, ma anche l’essenza di Dio. Poiché Egli è un uomo con l’essenza di Dio, è al di sopra di tutti gli umani creati, superiore a qualsiasi uomo in grado di compiere l’opera di Dio. E così, fra tutti coloro che possiedono un involucro umano come il Suo, fra tutti coloro che possiedono l’umanità, solamente Egli è il Dio incarnato Stesso: tutti gli altri sono umani creati. Anche se possiedono tutti l’umanità, gli umani creati sono solo umani, mentre Dio incarnato è diverso: nella Sua carne Egli non possiede solamente l’umanità, ma è dotato soprattutto di divinità. La Sua umanità può essere vista nell’aspetto esteriore della Sua carne e nella Sua vita di ogni giorno, ma la Sua divinità è difficile da percepire. Poiché la Sua divinità è esternata solamente quando Egli possiede l’umanità e non è soprannaturale tanto quanto le persone se la immaginano, per loro è molto difficile da vedere. Anche oggi, è estremamente difficile per le persone comprendere la vera essenza del Dio incarnato. Difatti, anche dopo avervene parlato così a lungo, credo che per la maggior parte di voi sia ancora un mistero. La questione è molto semplice: dal momento che Dio Si fa carne, la Sua essenza è un’unione tra umanità e divinità. Questa unione si chiama Dio Stesso, Dio Stesso sulla terra.

sabato 2 novembre 2019

Perché si dice che l’umanità corrotta ha maggiormente bisogno della salvezza del Dio incarnato?

Il granellino di oggi ti offre una nuova illuminazione e luce, che è il cibo abbondante per la crescita della tua vita.


Perché si dice che l’umanità corrotta ha maggiormente bisogno della salvezza del Dio incarnato?

Parole di Dio attinenti:
La salvezza dell’uomo da parte di Dio non si compie direttamente per mezzo dello Spirito o in quanto Spirito, perché il Suo Spirito non può essere né toccato né visto dall’uomo e non può essere da lui avvicinato. Se Egli cercasse di salvare l’uomo direttamente alla maniera dello Spirito, l’uomo non sarebbe in grado di ricevere la Sua salvezza. Se Dio non avesse indossato la forma esteriore di un uomo creato, egli non sarebbe stato in grado di ricevere questa salvezza. L’uomo, infatti, non può in alcun modo avvicinarsi a Lui, proprio come nessuno poteva andare vicino alla nube di Jahvè. Solo diventando un uomo del creato, ossia mettendo la Sua Parola nella carne che diventerà, Egli può instillare personalmente la Parola in tutti coloro che Lo seguono. Solo allora l’uomo può udire la Sua Parola, vedere la Sua Parola e ricevere la Sua Parola e poi, attraverso di essa, essere pienamente salvato. Se Dio non Si facesse carne, nessun uomo carnale riceverebbe tale grande salvezza e nessun uomo verrebbe salvato. Se lo Spirito di Dio operasse direttamente tra gli uomini, l’uomo verrebbe colpito o completamente preso prigioniero da Satana, perché l’uomo non è in grado di associarsi con Dio. La prima incarnazione servì a redimere l’uomo dal peccato attraverso la carne di Gesù, cioè Egli salvò l’uomo dalla croce, ma l’indole satanica corrotta rimase ancora nell’uomo. La seconda incarnazione non è più destinata a fungere da sacrificio per il peccato, bensì a salvare pienamente coloro che sono stati redenti dal peccato. Ciò si compie cosicché coloro che sono stati perdonati possano essere liberati dai loro peccati e resi pienamente puri e conseguire un cambiamento di indole, liberandosi così dall’influenza satanica delle tenebre e tornando davanti al trono di Dio. Solo in questo modo l’uomo può essere pienamente santificato.

venerdì 1 novembre 2019

Segni degli ultimi tempi: le 5 profezie sul ritorno del Signore Gesù si sono compiute

Le profezie bibliche dicono: “asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro e la morte non sarà più; né ci saran più cordoglio, né grido, né dolore, poiché le cose di prima sono passat” (Apocalisse 21: 4). La Parola del Signore sarà compiuta sicuramente. Allora vorreste vivere nella bellezza del Regno che il Signore ha preparato per noi? Qui ci sono le meravigliose benedizioni inaspettate!

Segni degli ultimi tempi: le 5 profezie sul ritorno del Signore Gesù si sono compiute

 Ora siamo alla fine degli ultimi giorni, e molti fratelli e sorelle che credono sinceramente nel Signore e attendono il Suo ritorno sicuramente staranno pensando a questa domanda: nel capitolo 22, versetto 12 dell’Apocalisse, il Signore Gesù profetizzò: “Ecco, io vengo tosto”. Il Signore ci promise che sarebbe tornato negli ultimi giorni; dunque, ora è tornato? Questa domanda è davvero molto importante per noi cristiani; quindi, come facciamo esattamente a sapere se il Signore è davvero tornato o no? In realtà, il Signore Gesù ce ne ha già parlato attraverso le profezie bibliche e, purché prendiamo tutti i fatti insieme e meditiamo su di essi seriamente, troveremo la risposta.

giovedì 31 ottobre 2019

Il mistero dell’incarnazione (1)

Il mistero dell’incarnazione (1)

Nell’Età della Grazia, Giovanni spianò la strada a Gesù. Non poteva compiere l’opera di Dio Stesso e adempì semplicemente al dovere dell’uomo. Benché fosse il precursore del Signore, non poteva rappresentare Dio; era solo un uomo di cui lo Spirito Santo Si avvaleva. Dopo che Gesù era stato battezzato, lo Spirito Santo discese su di Lui come una colomba. Poi Egli iniziò la Sua opera, ossia cominciò a svolgere il ministero di Cristo. È per questo motivo che assunse l’identità di Dio, perché veniva da Dio. A prescindere da come era stata la Sua fede prima di allora – forse a volte era stata debole, o a volte forte –, tutto ciò apparteneva alla normale vita umana che aveva condotto prima di svolgere il Suo ministero. Dopo essere stato battezzato (unto), Egli ebbe immediatamente con Sé il potere e la gloria di Dio e così cominciò a svolgere il Suo ministero. Poteva operare segni e prodigi, fare miracoli, e aveva potere e autorità, perché operava direttamente per conto di Dio Stesso; svolgeva l’opera dello Spirito al Suo posto ed esprimeva la Sua voce; dunque era Dio Stesso. Questo è indiscutibile. Giovanni fu utilizzato dallo Spirito Santo. Non poteva rappresentare Dio ed era nell’impossibilità di farlo. Se l’avesse desiderato, lo Spirito Santo non lo avrebbe permesso, perché egli non era in grado di compiere l’opera che Dio Stesso intendeva realizzare. Forse in lui c’era una forte componente di volontà umana, o qualcosa di deviante; in nessun caso avrebbe potuto rappresentare direttamente Dio. I suoi sbagli e la sua fallacia rappresentavano soltanto lui, ma la sua opera era rappresentativa dello Spirito Santo. Però non puoi dire che tutto, in lui, rappresentasse Dio. La sua deviazione e la sua fallacia avrebbero forse potuto rappresentare anche Dio? Essere fallaci nel rappresentare l’uomo è normale ma, se Giovanni avesse avuto una deviazione nel rappresentare Dio, non sarebbe un disonore per Lui? Non sarebbe un’empietà contro lo Spirito Santo? Egli non permette all’uomo di prendere il posto di Dio a suo piacimento, anche se viene esaltato da altri. Se non è Dio, alla fine non sarebbe in grado di rimanere saldo. Lo Spirito Santo non permette all’uomo di rappresentare Dio come più gli aggrada! Per esempio, Egli rese testimonianza a Giovanni e rivelò anche che sarebbe stato lui a spianare la strada a Gesù, ma l’opera svolta in lui dallo Spirito Santo fu ben misurata. L’unica cosa che venne chiesta a Giovanni fu spianare la strada a Gesù, preparare la strada per Lui. Vale a dire che lo Spirito Santo appoggiò soltanto la sua opera di spianamento della strada e gli permise di svolgere solo tale opera – non gli fu permesso di fare altro. Giovanni rappresentava Elia, e rappresentò un profeta che spianò la strada. Ciò era sostenuto dallo Spirito Santo; finché la sua opera fosse consistita nello spianare la strada, lo Spirito Santo l’avrebbe sostenuta. Tuttavia, se Giovanni avesse rivendicato di essere Dio Stesso e di essere venuto a completare l’opera di redenzione, lo Spirito Santo avrebbe dovuto disciplinarlo. Per quanto grande sia stata l’opera di Giovanni, e per quanto sia stata sostenuta dallo Spirito Santo, rimase entro certi limiti. È vero, infatti, che la sua opera era sostenuta dallo Spirito Santo, ma il potere che gli fu concesso a quel tempo si limitò allo spianamento della strada. Egli non poteva affatto compiere qualunque altra opera, perché era soltanto Giovanni, incaricato di spianare la strada, e non Gesù. Pertanto la testimonianza dello Spirito Santo è fondamentale, ma l’opera che Egli permette all’uomo di svolgere è ancora più cruciale. A Giovanni non fu forse resa grande testimonianza? La sua opera non fu grande anch’essa? L’opera che compì, però, non poteva superare quella di Gesù, perché egli non era altro che un uomo usato dallo Spirito Santo e non poteva rappresentare direttamente Dio, dunque l’opera che svolse fu limitata. Dopo che ebbe completato l’opera di spianare la strada, nessuno continuò a sostenere la sua testimonianza, nessuna nuova opera lo seguì ancora, ed egli se ne andò quando ebbe inizio l’opera di Dio Stesso.

mercoledì 30 ottobre 2019

L’origine della prosperità del Lampo da Levante

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L’origine della prosperità del Lampo da Levante

Tutte quante le volte in cui viene menzionato il Lampo da Levante, in molti fratelli e sorelle nel Signore sorge qualche perplessità: perché accade che, mentre la comunità religiosa nel suo complesso diventa sempre più desolata e degenerata, mentre ogni denominazione diventa sempre più circospetta e conservatrice nel condannare e mettere al bando il Lampo da Levante, non solo il Lampo da Levante non sta diventando desolato o declinando, bensì sta crescendo come un’inarrestabile marea, estendendosi lungo tutta la Cina continentale? Ora che si è perfino diffuso oltre i confini della Cina, in paesi e regioni stranieri, poiché viene accettato da sempre più persone nel mondo? Di fronte a questo fatto, le persone religiose sono totalmente confuse, mentre, in realtà, la ragione è molto semplice: ciò che ogni setta religiosa chiama “il Lampo da Levante” è il Gesù Salvatore degli ultimi giorni ritornato, che discende dal cielo su una “nuvola bianca”; è Dio Stesso che è ritornato nella carne ed è reale e concreto! Ciò che Cristo Dio Onnipotente degli ultimi giorni porta è l’opera di giudizio che cambia l’indole dell’uomo e lo purifica, così che l’umanità possa raggiungere la salvezza ed essere resa perfetta. Dio Onnipotente esprime tutte le verità che purificano, salvano e perfezionano l’umanità. Per questa ragione, anche se ogni setta religiosa del mondo intero resiste a Dio incarnato degli ultimi giorni o la Sua opera, li attacca, perseguita, bestemmia e condanna, non c’è nessuno e alcuna forza che possa mai ostacolare o reprimere ciò che Egli desidera ottenere. L’autorità, il potere di Dio e la Sua onnipotenza e saggezza non possono essere superati da alcuna forza di Satana.

martedì 29 ottobre 2019

Conoscere l’opera di Dio oggi

In questi tempi, conoscere l’opera di Dio significa, in gran parte, conoscere quale sia il principale ministero di Dio incarnato negli ultimi giorni, qual è il Suo ministero principale e cosa è venuto a compiere sulla terra. Ho già menzionato in precedenza nelle Mie parole che Dio è venuto sulla terra (durante gli ultimi giorni) per porre un modello prima di andarSene. In che modo lo fa? Proferendo parole, operando e parlando in tutto il mondo. Questa è l’opera di Dio durante gli ultimi giorni: Egli Si limita a parlare, in modo che la terra divenga un mondo di parole, in modo che ognuno riceva le Sue parole e ne sia illuminato, in modo che lo spirito dell’uomo si risvegli e comprenda le visioni. Durante gli ultimi giorni, il Dio incarnato è venuto sulla terra principalmente per proferire parole. Quando Gesù venne, diffuse il Vangelo del Regno dei Cieli e compì l’opera di redenzione della crocifissione; Egli pose fine all’Età della Legge e abolì tutte le cose vecchie. La venuta di Gesù mise fine all’Età della Legge e segnò l’inizio dell’Età della Grazia. La venuta di Dio incarnato degli ultimi giorni ha posto fine all’Età della Grazia. Egli è venuto principalmente per proferire le Sue parole e utilizzarle per rendere l’uomo perfetto, rivelarlo e illuminarlo, e rimuovere il Dio vago dal suo cuore. Gesù non realizzò questa fase dell’opera alla Sua venuta: quando giunse, compì molti miracoli, guarì i malati e cacciò i demoni, e compì l’opera di redenzione della crocifissione. Pertanto, nei suoi concetti l’uomo crede che Dio dovrebbe essere così. Perché quando venne, Gesù non Si adoperò per cancellare l’immagine del Dio vago dal cuore dell’uomo; quando venne, fu crocifisso, guarì i malati e cacciò i demoni e diffuse il Vangelo del Regno dei Cieli. Da un lato, l’incarnazione di Dio durante gli ultimi giorni elimina il posto che il Dio vago occupa nei concetti dell’uomo, in modo che tale immagine non sia più nel suo cuore. Attraverso le Sue parole effettive e la Sua opera pratica, il Suo spostarSi da un paese all’altro e l’opera straordinariamente reale e normale che compie tra gli uomini, Egli fa sì che l’uomo conosca la realtà di Dio e rimuove il posto del Dio vago nel cuore dell’uomo. Dall’altro lato, Dio usa le parole proferite dalla Sua carne per rendere l’uomo completo e realizzare tutte le cose. Questa è l’opera che Dio porterà a termine negli ultimi giorni.

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