Durante l’Età della Grazia, Gesù pronunciò certe parole ed eseguì una fase dell’opera. Vi era un contesto per tali parole, che erano opportune per la condizione umana di quel tempo; Gesù parlava e operava nel modo che si addiceva al contesto dell’epoca. Espresse anche alcune profezie. Profetizzò che lo Spirito della verità sarebbe venuto negli ultimi giorni, durante i quali lo Spirito della verità avrebbe compiuto una fase dell’opera. Vale a dire che, al di fuori dell’opera che Egli Stesso doveva eseguire durante quell’età, Gesù non spiegò altri argomenti, ossia che vi erano limiti all’opera compiuta dal Dio incarnato. Perciò Gesù eseguì soltanto l’opera di quell’età e non compì altra opera priva di collegamenti con Lui. A quell’epoca non operava secondo sensazioni o visioni, ma nel modo che si addiceva all’epoca e al contesto. Nessuno Lo dirigeva o Lo guidava. La totalità della Sua opera si identificava in Lui, ossia era l’opera che doveva essere compiuta dallo Spirito di Dio incarnato: era l’intera opera avviata con l’incarnazione. Forse la grazia e la pace dell’Età della Grazia hanno fatto sì che le tue esperienze racchiudessero molte cose relative alle sensazioni o alla sensibilità umana. Gesù operava solo secondo ciò che Egli Stesso vedeva e udiva. In altri termini, lo Spirito operava direttamente; non serviva che Gli apparissero messaggeri a suscitarGli dei sogni, né che su di Lui risplendesse una grande luce per consentirGli di vedere. Operava in maniera libera e spontanea, poiché la Sua opera non si fondava sulle sensazioni. In altri termini, quando operava non procedeva a tentoni e non tirava a indovinare, ma faceva le cose con naturalezza, operando e parlando secondo le Sue idee e in base a ciò che vedeva con i Suoi occhi, cose che trasmetteva subito a ciascuno dei discepoli che Lo seguivano. Questa è la differenza tra l’opera di Dio e l’attività degli esseri umani: quando gli esseri umani agiscono, cercano e procedono a tentoni, sempre imitando e riflettendo sulla base delle fondamenta poste da altri al fine di ottenere un ingresso più profondo. L’opera di Dio consiste nel provvedere la Sua essenza, Egli compie l’opera che Egli Stesso deve compiere e non provvede alla chiesa usando la conoscenza derivante dall’attività di un qualsiasi essere umano; invece compie l’opera attuale in base alla condizione delle persone. Pertanto, operare in questo modo presenta una libertà migliaia di volte maggiore rispetto all’attività degli esseri umani. A questi ultimi sembra perfino che Dio non Si attenga al Suo dovere e operi come preferisce. Ma tutta l’opera da Lui eseguita è opera nuova, e tu devi sapere che l’opera di Dio incarnato non è mai fondata sulle sensazioni.
Comincia a conoscere il secondo avvento del Signore Gesù degli ultimi giorni— Dio Onnipotente, e l'origine e lo sviluppo della Chiesa di Dio Onnipotente.
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domenica 24 settembre 2017
mercoledì 20 settembre 2017
Il trentacinquesimo discorso
Ho cominciato a svolgere la Mia opera fra gli esseri umani, consentendo loro di vivere con Me nella stessa corrente. Porterò a termine la Mia opera mentre sarò ancora fra loro, poiché essi costituiscono l’oggetto dell’intero Mio piano di gestione, ed è Mio desiderio che diventino padroni di tutte le cose. Pertanto continuo a camminare fra le persone. Entrando con gli esseri umani nell’era attuale, Mi sento piuttosto a Mio agio, poiché la Mia andatura è aumentata. Come possono tenere il passo questi esseri umani? Ho operato a lungo su persone apatiche e ottuse, eppure non hanno ottenuto quasi nulla perché non provano attaccamento e amore per Me. Ho dimorato fra tutti e ne ho osservato le mosse sopra e sotto terra. Tutti coloro che sono classificati come “esseri umani” Mi resistono, come se “resisterMi” facesse parte del loro mansionario. Apparentemente, se non svolgessero questa attività, sarebbero come orfani vagabondi, che nessuno vuole adottare. Tuttavia Io non condanno arbitrariamente le persone in base alle loro azioni e al loro comportamento. Invece le sostengo e provvedo a loro conformemente alla loro levatura. Poiché gli esseri umani sono i protagonisti dell’intero Mio piano di gestione, offro un orientamento maggiore a quanti rivestono questo ruolo di “umanità” affinché possano svolgerlo con tutto il cuore e al meglio delle loro capacità e affinché questa rappresentazione che Io dirigo riscontri un successo totale. Questa è la Mia supplica all’umanità. Senza una simile preghiera saranno forse incapaci di svolgere al meglio il loro ruolo? Io posso realizzare ciò che gli esseri umani Mi chiedono, ma essi non possono realizzare ciò che Io chiedo loro? Non si può dire che Io opprima gli esseri umani con la potenza. Questa è la Mia richiesta finale: li imploro in tutta serietà e sincerità. Davvero sono incapaci di fare ciò che chiedo? Da molti anni sto dando agli esseri umani, eppure non ho ricevuto nulla in cambio. Chi mai Mi ha dato qualcosa? Il Mio sangue, il Mio sudore e le Mie lacrime sono soltanto nubi sulle montagne? Molte volte ho somministrato agli esseri umani delle “vaccinazioni” e ho detto loro che le Mie prescrizioni nei loro confronti non erano ardue. Perché allora Mi evitano continuamente? Forse perché li tratterò come pulcini, da uccidere appena catturati? Io sono davvero così brutale e disumano? Gli esseri umani Mi misurano sempre in base alle loro concezioni. Le concezioni che hanno di Me corrispondono forse alla realtà di[a] Me in cielo? Non ritengo fonte di diletto le concezioni umane. È piuttosto il loro cuore che a Mio avviso va apprezzato. Tuttavia Mi sento piuttosto infastidito dalla loro coscienza, perché secondo loro Io non ne possiederei una. Pertanto Mi sono formato ulteriori opinioni su tale argomento. Però Mi rifiuto di criticare direttamente la loro coscienza; invece continuo a guidarli in maniera paziente e sistematica. Dopo tutto, gli esseri umani sono deboli e incapaci di svolgere qualsiasi attività.
martedì 19 settembre 2017
Interpretazione del primo discorso
Proprio come Dio disse: “Nessuno può afferrare la radice della Mia parola, né può capire lo scopo che vi sta dietro”, se non fosse per la guida dello Spirito di Dio, se non fosse per l’avvento della Sua parola, tutti perirebbero sotto il Suo castigo. Perché Dio mette alla prova l’uomo così a lungo? E per ben cinque mesi? Questo è il punto focale della nostra comunicazione nonché il punto centrale della saggezza di Dio. Possiamo presupporre questo: se non fosse per questa prova, e se Dio non avesse attaccato, ucciso e tagliato via l’umanità corrotta, se l’edificazione della Chiesa fosse proseguita fino a oggi, che cosa si sarebbe ottenuto? Così, nella prima riga del Suo discorso, Dio arriva direttamente al dunque e spiega l’effetto desiderato dell’opera di questi mesi, ed è tremendamente preciso! Va a mostrare la saggezza degli atti di Dio in questo arco di tempo: insegnare alle persone la sottomissione e la sincera dedizione attraverso la prova, nonché il modo per capire meglio Dio attraverso un affinamento doloroso. Più gli esseri umani provano disperazione, più sono in grado di capire sé stessi, e a dire la verità, più affrontano un affinamento doloroso, più possono capire la propria corruzione, e così facendo apprendono perfino che non sono degni di essere “servitori” di Dio e che rendere questo genere di servizio significa essere elevati da Lui. Una volta ottenuto ciò, quando l’uomo si è esaurito, Dio esprime parole di misericordia, non nascoste ma in piena vista. È chiaro che dopo vari mesi il nuovo[a] metodo di operare di Dio ha inizio oggi; questo è sotto gli occhi di tutti. Nel passato, Dio spesso diceva: “Non è facile guadagnarsi il diritto di essere chiamato Mio popolo”, perciò avendo Egli realizzato queste parole nel popolo costituito da coloro che vengono chiamati servitori, tutti possono vedere che ci si può fidare di Dio senza errore. Tutto ciò che Dio dice si avvererà in varia misura, e le Sue parole non sono mai vuote.
domenica 17 settembre 2017
L’opera di diffusione del Vangelo è anche l’opera di salvezza dell’uomo
L’opera di diffusione del Vangelo è anche l’opera di salvezza dell’uomo
Tutte le persone hanno bisogno di capire lo scopo della Mia opera sulla terra, vale a dire l’obiettivo finale della Mia opera e che livello devo raggiungere in questo lavoro prima che possa considerarsi completo. Se dopo aver camminato con Me fino a oggi, le persone non capiscono in che cosa consiste la Mia opera, non hanno forse camminato con Me invano? Le persone che Mi seguono dovrebbero conoscere la Mia volontà. Ho operato sulla terra per migliaia di anni, e lo sto ancora facendo fino a oggi. Sebbene la Mia opera includa elementi eccezionalmente numerosi, il suo scopo rimane invariato. Ad esempio, sebbene Io sia prodigo di giudizi e di castighi verso l’uomo, ciò è comunque al fine di salvarlo, per meglio diffondere il Mio Vangelo e ampliare ulteriormente la Mia opera tra le nazioni dei Gentili una volta che l’uomo sia stato reso completo. Così oggi, in un momento in cui molte persone sono già state profondamente deluse nelle loro speranze, porto ancora avanti la Mia opera, continuando l’opera che devo fare per giudicare e castigare l’uomo. Nonostante l’uomo sia stanco di quello che dico e indipendentemente dal fatto che egli non abbia alcun desiderio di preoccuparsi della Mia opera, Io continuo ancora a compiere il Mio dovere, perché lo scopo della Mia opera rimane invariato e il Mio piano originale non verrà interrotto. La funzione del Mio giudizio è che l’uomo Mi obbedisca meglio e la funzione del Mio castigo è di permettere all’uomo un cambiamento più efficace. Anche se quello che faccio è per il bene della Mia gestione, non ho mai fatto nulla che non fosse utile anche per l’uomo. Questo, perché voglio rendere tutte le nazioni al di fuori di Israele obbedienti esattamente come gli Israeliti, e trasformarli in veri uomini, in modo da avere un punto d’appoggio nei territori al di fuori di Israele. Questa è la Mia gestione; è l’opera che sto compiendo nelle nazioni dei Gentili. Persino ora, ci sono molte persone che ancora non capiscono la Mia gestione, perché non vi sono interessate, e pensano solo al loro futuro e alla loro destinazione. Indipendentemente da quello che dico, le persone sono ancora indifferenti all’opera che compio, si concentrano invece esclusivamente sulle loro destinazioni in futuro. Se le cose vanno così, come può la Mia opera diffondersi ulteriormente? Come può il Mio Vangelo essere diffuso in tutto il mondo? Dovete sapere che quando la Mia opera si sarà espansa, Io vi disperderò e vi colpirò proprio come Jahvè colpì ognuna delle tribù d’Israele. Ciò avverrà affinché il Mio Vangelo possa estendersi a tutta la terra, affinché la Mia opera possa diffondersi nelle nazioni dei Gentili. Così, il Mio nome può essere magnificato da adulti e bambini e il Mio santo nome sarà esaltato dalle bocche di genti provenienti da ogni tribù e nazione. È così che in questa epoca finale il Mio nome sarà magnificato fra le nazioni dei Gentili, che le Mie azioni saranno viste dai Gentili ed essi Mi chiameranno l’Onnipotente sulla base delle Mie opere, e che le Mie parole si avverino in fretta. Farò in modo che tutti sappiano che Io non sono solo il Dio degli Israeliti, ma il Dio di tutte le nazioni dei Gentili, persino di quelle che ho maledetto. Lascerò che tutte le genti vedano che Io sono il Dio di tutta la creazione. Questa è la Mia più grande opera, lo scopo del Mio piano di lavoro per gli ultimi giorni e l’unica opera che deve essere compiuta negli ultimi giorni.venerdì 15 settembre 2017
L’essenza della carne abitata da Dio
Il primo Dio incarnato visse sulla terra trentatré anni e mezzo, ma nell’arco di quel periodo svolse il Suo ministero per soli tre anni e mezzo. Sia durante il periodo in cui compì la Sua opera, che precedentemente al suo inizio, Egli era dotato di normale umanità. Visse nella Sua normale umanità per trentatré anni e mezzo. Nel corso degli ultimi tre anni e mezzo, si manifestò come il Dio incarnato. Prima di iniziare a svolgere il Suo ministero, Egli si presentava dotato di umanità comune, normale, non mostrava alcun segno della Sua divinità e fu solo dopo l’inizio ufficiale del Suo ministero che la Sua divinità fu resa manifesta.
lunedì 11 settembre 2017
Placare il cuore davanti a Dio
Placare il cuore davanti a Dio rappresenta una delle fasi più cruciali per accedere alle parole di Dio, ed è una lezione a cui attualmente tutti hanno estrema necessità di accedere. Le modalità per accedere al fatto di placare il cuore davanti a Dio sono:
1. Allontanare il cuore dalle cose esterne, tacere davanti a Dio e pregarLo con cuore concentrato.
2. Con il cuore placato davanti a Dio, mangiare, bere e godere delle parole di Dio.
3. Prendere l’abitudine di meditare e contemplare l’amore di Dio e di riflettere sull’opera di Dio nel tuo cuore.
domenica 10 settembre 2017
Il rombo dei sette tuoni—profezia che il Vangelo del Regno verrà diffuso nell’intero universo
Ho diffuso la Mia opera nelle nazioni dei Gentili. In tutto l’universo sfolgora la Mia gloria; la Mia volontà risiede in una manciata di uomini, ciascuno dei quali, guidato dalla Mia mano, esegue il lavoro che Io gli assegno. Da questo momento in poi, faccio il Mio ingresso in una nuova età e porto tutti gli uomini in un altro mondo. Quando tornerò alla Mia “terra natale”, darò inizio a un’altra parte del lavoro del Mio piano originario, così che l’uomo possa giungere a conoscerMi meglio.
giovedì 7 settembre 2017
Dovresti sapere che il Dio concreto è Dio Stesso
Che cosa dovresti sapere a proposito del Dio concreto? Lo Spirito, la Persona e la Parola costituiscono insieme il Dio concreto e questo è il Suo vero significato. Se conosci solo la Persona, le Sue abitudini e la Sua personalità, ma non comprendi l’opera dello Spirito o ciò che lo Spirito compie nella carne; se presti attenzione unicamente allo Spirito e alla Parola, pregando soltanto lo Spirito, inconsapevole della Sua opera attraverso il Dio concreto, allora questo dimostra che non conosci veramente il Dio reale. ConoscerLo significa comprendere e vivere le Sue parole e cogliere i precetti e i princìpi dell’opera dello Spirito Santo e il modo in cui lo Spirito di Dio cui agisce nella carne. Allo stesso modo significa comprendere che ogni azione di Dio incarnato è governata dallo Spirito, e che le parole che Egli proferisce ne sono l’espressione diretta. Quindi, se desideri conoscere il Dio concreto, è necessario in primo luogo che tu acquisisca la conoscenza di come Egli opera nella Sua umanità e nella Sua divinità; questo, a sua volta, riguarda le espressioni dello Spirito, le quali coinvolgono tutti gli esseri umani.
martedì 5 settembre 2017
Come servire Dio conformemente alla Sua volontà
Oggi, converseremo principalmente di come le persone dovrebbero servire Dio nella loro fede in Lui, quali condizioni vanno soddisfatte, cosa andrebbe compreso da quanti servono Dio e quali divergenze vi sono nel vostro servizio. Dovreste comprendere tutto ciò. Questi problemi vertono su come credete in Dio, come camminate sul sentiero indicato dallo Spirito Santo e come tutto nel vostro essere è organizzato da Dio; vi permetteranno di conoscere ogni fase dell’opera divina in voi. Quando raggiungerete quel punto, apprezzerete cos’è la fede in Dio, come credere in Lui in modo adeguato e cosa dovreste fare per agire in armonia con la Sua volontà. Ciò vi renderà completamente e assolutamente docili all’opera di Dio e non vi lamenterete, non giudicherete o analizzerete, men che meno investigherete. Inoltre, sarete tutti capaci di ubbidire a Dio fino alla morte, permettendoGli di condurvi e di abbattervi come una pecora, cosicché ognuno di voi possa diventare come il Pietro degli anni novanta e possa amare Dio al meglio, persino sulla croce, senza lagnarsi minimamente. Solo allora sarete in grado di vivere come il Pietro degli anni novanta.
domenica 3 settembre 2017
Un monito per coloro che non praticano la verità
Coloro fra i fratelli e le sorelle che esprimono costantemente la loro negatività sono lacchè di Satana e disturbano la chiesa. Queste persone un giorno dovranno essere espulse ed eliminate. Se le persone, nella loro fede in Dio, non mantengono un cuore pieno di timore per Dio, se non hanno un cuore obbediente a Lui, non solo saranno incapaci di compiere qualsiasi opera per Dio, ma anzi diventeranno persone che disturbano l’opera di Dio e Lo sfidano. La peggiore disgrazia per un credente è quando, pur credendo in Dio, non Gli obbedisce e non Lo teme, ma invece Lo sfida. Se il parlare e la condotta sono sempre casuali e incontrollati quanto quelli di un non credente, un tale credente è ancora più malvagio del non credente; questo tipo di persone sono veri e propri demoni. Coloro che nella chiesa danno sfogo al loro parlare velenoso, coloro che diffondono dicerie fra i fratelli e le sorelle, fomentano disarmonia e formano delle cricche a parte, dovrebbero essere espulsi dalla chiesa. Tuttavia, queste persone sono state limitate, in quanto questa è un’epoca diversa dell’opera di Dio, ed esse sono destinate a essere oggetto di eliminazione. Coloro che sono stati corrotti da Satana hanno tutti un’indole corrotta, ma mentre alcune persone hanno solo un’indole corrotta, ce ne sono altre che non sono così, ovvero non solo hanno un’indole corrotta e satanica, ma hanno altresì una natura estremamente maliziosa. Tutto ciò che questo tipo di persone fa e dice non solo esprime la loro corrotta indole satanica, ma tali persone sono il diavolo Satana in persona. Non fanno altro che interrompere e disturbare l’opera di Dio, disturbare l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle e distruggere la normale vita della chiesa. Questi lupi travestiti da agnelli devono essere prima o poi eliminati e nei loro confronti, in quanto lacchè di Satana, bisogna adottare un atteggiamento per nulla gentile; bisogna invece adottare un atteggiamento di abbandono. Solo in questo modo si può stare dalla parte di Dio e coloro che non riescono a farlo sono collusi con Satana. Dio è sempre nel cuore di coloro che credono genuinamente in Lui e che dentro di sé hanno un cuore pieno di timore e di amore per Dio. Coloro che credono in Dio devono agire con un cuore cauto e prudente, e tutto ciò che fanno deve essere conforme alle prescrizioni divine e in grado di soddisfare il cuore di Dio. Non devono essere persone caparbie che fanno ciò che gli piace; ciò non si addice alla santità. Le persone non possono sventolare lo stendardo di Dio correndo come pazzi e brandendolo, millantando e imbrogliando ovunque; un tal modo di fare rappresenta la condotta più ribelle. Le famiglie possiedono regole e le nazioni hanno leggi, dunque la famiglia di Dio non dovrebbe avere a maggior ragione rigidi standard ed essere soggetta a decreti amministrativi? Le persone sono libere di fare ciò che vogliono, ma i decreti amministrativi di Dio non possono essere alterati a piacimento. Dio è un Dio che non consente alle persone di offenderLo ed è un Dio che punisce le persone con la morte: davvero le persone non se ne sono ancora accorte?
martedì 29 agosto 2017
Interpretazione del terzo discorso
Interpretazione del terzo discorso
Oggi non è più l’Età della Grazia, né l’età della misericordia, ma l’Età del Regno in cui viene rivelato il popolo di Dio, l’età in cui Dio fa le cose direttamente attraverso la divinità. Pertanto, in questo brano della parola di Dio, Dio conduce nel mondo spirituale tutti coloro che accettano la Sua parola. Nel paragrafo iniziale esegue in anticipo questi preparativi e, se uno possiede la conoscenza della parola di Dio, seguirà la pianta per raggiungere il frutto e afferrerà direttamente ciò che Dio desidera realizzare nel Suo popolo. In precedenza, gli esseri umani venivano messi alla prova mediante la qualifica di “servitori”, e oggi, dopo che sono stati sottoposti alla prova, ha ufficialmente inizio la loro istruzione. Inoltre devono avere una maggiore conoscenza dell’opera di Dio basandosi sulle fondamenta della parola del passato, e devono considerare la parola e l’uomo, e lo Spirito e l’uomo, come un tutt’uno inseparabile: una sola bocca, un solo cuore, una sola azione, una sola fonte.
Vita di Pietro
Pietro è un modello introdotto da Dio per l’umanità ed è un personaggio ben noto. Come mai un uomo così normale è stato istituito da Dio come modello ed è stato lodato dalle generazioni successive? Naturalmente è superfluo dire che ciò è inseparabile dall’espressione e dalla determinazione del suo amore per Dio. Quanto al luogo in cui il cuore di Pietro espresse l’amore per Dio e a quali siano effettivamente state le sue esperienze di vita, dobbiamo ritornare all’Età della Grazia per riesaminare le usanze del tempo e vedere il Pietro di quell’epoca.
domenica 27 agosto 2017
Il terzo discorso
Il Re trionfante siede sul Suo glorioso trono. Ha operato la redenzione e ha guidato il Suo popolo ad apparire nella gloria. Tiene l’universo nelle mani e con la Sua divina saggezza e potenza ha eretto e reso salda Sion. Con la Sua maestà Egli giudica il mondo malvagio; giudica tutte le nazioni e tutti i popoli, la terra e i mari e tutti gli esseri viventi su di essi, nonché coloro che sono ebbri del vino della prostituzione. Dio certamente li giudicherà, e certamente sarà adirato con loro e ivi la Sua maestà sarà rivelata. Tale giudizio sarà istantaneo e pronunciato senza indugio. Il fuoco dell’ira di Dio li brucerà tutti per i loro crimini odiosi e una grande calamità si abbatterà su di loro in qualsiasi momento; non conosceranno via di scampo e non avranno luogo in cui nascondersi, verseranno lacrime e digrigneranno i denti per la distruzione che hanno attirato su se stessi.
Pratica (2)
Nei tempi passati le persone si esercitavano a essere con Dio e vivere nello spirito in ogni momento, il che, in confronto alla pratica di oggi, è un esercizio spirituale piuttosto semplice. Precede l’ingresso nel giusto percorso di vita ed è il meno profondo e il più semplice fra tutti i metodi di pratica. È la pratica delle primissime fasi della fede in Dio. Se le persone vivono sempre secondo tale pratica, avranno troppi sentimenti e saranno incapaci di accedere a esperienze profonde e vere. Saranno puramente in grado di esercitare il proprio spirito, di mantenere il proprio cuore capace di avvicinarsi normalmente a Dio e di provare sempre una gioia straordinaria nell’essere con Dio. Si limiteranno a un piccolo mondo di convivenza con Dio e saranno incapaci di cogliere ciò che si trova alle massime profondità. Coloro che vivono solamente entro tali confini sono incapaci di compiere grandi progressi. In ogni momento sono inclini a esclamare: “Ah! Signore Gesù. Amen!”. Quando mangiano, esclamano: “O Dio! Io mangio e Tu mangi…”. Ed è così quasi ogni giorno. Questa è la pratica dei tempi passati, è la pratica del vivere nello spirito in ogni momento. Rozza, non vi pare? Oggi, quando è ora di meditare sulla parola di Dio devi meditare, quando è ora di mettere in pratica la verità devi metterla in pratica e quando è ora di compiere il tuo dovere devi compierlo. Una pratica del genere è così libera, è liberante. Non è paragonabile al pregare e rendere grazie prima dei pasti dei vecchi uomini religiosi. Certo, un tempo era così che dovevano comportarsi coloro che credevano in Dio, ma esercitarsi sempre in questo modo è troppo arretrato. La pratica del passato è alla base della pratica di oggi. Se si è stati instradati nella pratica dei tempi passati, la pratica di oggi risulterà molto più facile. Allora, oggi, quando si parla di “portare Dio nella vita reale”, a quale aspetto della pratica ci si riferisce? La “vita reale” richiede principalmente il possesso di una normale umanità; ciò che le persone dovrebbero possedere è ciò che oggi Dio chiede loro. Portare le parole di Dio nella vita reale è il vero significato di “portare Dio nella vita reale”. Oggi le persone devono principalmente dotarsi di quanto segue: da un lato, devono accrescere la propria levatura, istruirsi, ampliare il proprio vocabolario e migliorare le proprie capacità di lettura; dall’altro lato, devono condurre una vita da persone normali. Sei appena tornato a Dio dal mondo e devi prima di tutto esercitare il tuo spirito, istruendo il tuo cuore a essere in pace davanti a Dio. Questo è l’aspetto davvero fondamentale ed è altresì il primo passo per conseguire la trasformazione. Alcuni sono flessibili riguardo alla pratica: riflettono sulla verità mentre lavano i panni, scoprendo le verità che devono capire e i principi che devono mettere in pratica nella realtà. Da un lato, devi avere una vita umana normale; dall’altro lato, bisogna che si acceda alla verità. Questa è la pratica migliore per la vita reale.
venerdì 25 agosto 2017
Pratica (6)
Oggi molte persone non hanno neanche la razionalità o l’autoconsapevolezza di Paolo, il quale, sebbene colpito dal Signore Gesù, già aveva deciso di lavorare e soffrire per Lui. Gesù lo afflisse con una malattia, e in seguito Paolo continuò a esserne affetto, dopo aver cominciato l’opera. Perché affermava di avere una spina nella carne? La spina, in realtà, era la malattia, e per Paolo si trattava di una debolezza fatale. Per quanto bene potesse operare e per quanto profonda fosse la sua decisione di soffrire, aveva sempre questa malattia. Paolo aveva una levatura molto più forte di quella che avete voi oggi; non solo aveva tale levatura, ma era anche consapevole e possedeva più razionalità di quanta non ne abbiate voi. Oggi, non solo non si possiede la razionalità di Pietro, ma molte persone non riescono neanche a sviluppare la razionalità di Paolo. Dopo essere stato colpito da Gesù, Paolo smise di perseguitare i discepoli, cominciò a predicare e a soffrire per Gesù. E che cosa ispirava la sua sofferenza? Poiché aveva visto la grande luce, Paolo credeva di dover rendere testimonianza al Signore Gesù, doveva smettere di perseguitare i discepoli di Gesù e di opporsi all’opera di Dio. Dopo aver visto la grande luce, cominciò a soffrire per Dio, a dedicarsi a Lui, e prese la propria decisione. Dopo essere stato investito dalla “grande luce”, cominciò a operare per Dio e fu in grado di prendere la propria decisione, dimostrando in tal modo la propria razionalità. Paolo fu una figura di altissimo livello in campo religioso. Era molto istruito e pieno di talenti, si sentiva superiore alla maggior parte delle persone e possedeva una personalità più forte della maggior parte di esse. Ma dopo essere stato investito dalla “grande luce”, disse che doveva lavorare per il Signore Gesù, dimostrando così la propria razionalità. Quando perseguitava i discepoli, Gesù gli apparve e disse: “Paolo, perché Mi perseguiti?” Paolo cadde immediatamente a terra e chiese: “Chi sei?” Una voce dal cielo rispose: “Sono il Signore Gesù, che tu perseguiti”. Improvvisamente, si risvegliò, comprese, e solo allora seppe che Gesù era il Cristo, che Egli era Dio. “Devo obbedire, Dio mi ha dato questa grazia, e anche se io L’ho perseguitato, Egli non mi ha colpito né mi ha maledetto: devo soffrire per Lui”. Paolo riconobbe che aveva perseguitato il Signore Gesù Cristo e che adesso stava ammazzando i Suoi discepoli, che Dio non lo aveva maledetto ma aveva fatto splendere la luce su di lui; ciò lo ispirò, e Paolo disse: “Sebbene non abbia guardato il Suo volto, Ho sentito la Sua voce e ho visto la Sua grande luce. Solo ora intendo veramente che Dio mi ama, e che il Signore Gesù Cristo in realtà è Dio che ha misericordia dell’uomo e che perdona i peccati dell’uomo per l’eternità. Vedo davvero che sono un peccatore”. In seguito, Dio utilizzò i doni di Paolo per l’opera, ma dimentichiamo questa circostanza per un attimo. La sua decisione in quel momento, la sua normale razionalità umana e la sua autoconsapevolezza sono cose che voi siete incapaci di ottenere. Oggi, non avete forse ricevuto molta luce? Molte persone non hanno compreso che l’indole di Dio è composta da maestà, ira, giudizio e castigo? Spesso le maledizioni, le prove e il perfezionamento hanno colpito le persone, ed esse che cosa hanno imparato? Hai ottenuto qualcosa dopo essere stato disciplinato e corretto? Parole severe, punizioni e giudizi ti hanno colpito molte volte, eppure continui a non farci caso. Non hai neanche quel po’ di razionalità posseduta da Paolo: non sei forse estremamente arretrato? C’erano molte cose che Paolo non vedeva chiaramente. Sapeva soltanto che la luce lo aveva illuminato ed era inconsapevole di essere stato gettato a terra. Nella sua personale convinzione, dopo essere stato illuminato, doveva spendere sé stesso per Dio, soffrire per Dio, fare di tutto per preparare la via per il Signore Gesù Cristo, e conquistare più peccatori affinché fossero redenti dal Signore. Questa era la sua decisione, e l’unico scopo della sua opera; ma durante lo svolgimento di tale opera la malattia non l’abbandonò fino alla morte. Paolo lavorò per oltre vent’anni. Soffrì molto e fu oggetto di molte persecuzioni e tribolazioni, sebbene, ovviamente le sue prove fossero molto inferiori a quelle di Pietro. Quanto siete patetici se non possedete neanche la razionalità di Paolo? In tal caso, come potrebbe Dio intraprendere un’opera ancora più grande in voi?
Lavoro e ingresso (7)
L’uomo ha impiegato fino a oggi per capire che a mancargli non sono soltanto la dotazione di vita spirituale e l’esperienza della conoscenza di Dio ma anche, cosa più importante, le trasformazioni della propria indole. Per via della sua completa ignoranza riguardo alla storia e all’antica cultura dell’umanità, l’uomo non ha la minima conoscenza dell’opera di Dio. Egli spera di poter essere, nel profondo del cuore, legato a Dio, ma a causa dell’eccessiva corruzione della propria carne, nonché dello stordimento e dell’ottusità, è ridotto a non avere la minima conoscenza di Dio. Dio viene in mezzo agli uomini in questo giorno allo scopo di trasformare il loro pensiero e il spirito, nonché l’immagine di Dio che portano nel cuore, che hanno conservato per migliaia di anni. Grazie a tale opportunità, Egli renderà perfetti gli uomini. In altre parole, attraverso la conoscenza dell’uomo Egli modificherà il modo in cui essi arrivano a conoscerLo e il loro atteggiamento nei Suoi confronti, così che la loro conoscenza di Dio possa cominciare da uno stato terso, e i loro cuori vengano di conseguenza rinnovati e trasformati. I mezzi sono il trattamento e la disciplina, mentre gli scopi sono la conquista e il rinnovamento. Scacciare i pensieri superstiziosi che gli uomini nutrono riguardo a un Dio vago è sempre stata l’intenzione di Dio e recentemente è divenuta una questione di urgente importanza per Lui. Io spero che tutti prendano ulteriormente in considerazione questo pensiero. Cambiate il modo in cui ciascuno di voi sperimenta questo, così che l’urgente intento di Dio possa compiersi presto compiuto e l’ultimo stadio dell’opera di Dio sulla terra possa essere portato a una fruttuosa conclusione. Mostrate la vostra lealtà come dovreste, e siate di conforto al cuore di Dio un’ultima volta. Spero che nessuno dei fratelli e delle sorelle declini tale responsabilità o si limiti a semplici gesti. Dio viene nella carne, questa volta su invito, e alla luce della condizione dell’uomo. In altre parole, viene per sostenere l’uomo con tutto ciò che è necessario. Egli renderà ogni uomo, di qualsivoglia calibro o educazione, in grado di capire la parola di Dio e, a partire dalla Sua parola, cogliere in essa l’esistenza e la manifestazione di Dio, e accettarne la perfezione. La Sua parola cambierà i pensieri e le concezioni dell’uomo, così che l’autentica indole di Dio sia saldamente radicata nelle profondità del cuore dell’uomo. Questo è il solo desiderio di Dio sulla terra. Indipendentemente da quanto grande sia la natura dell’uomo, da quanto povera sia la sua essenza o da quanto l’uomo abbia fatto in passato, Dio non Si cura di tali aspetti. Egli spera solo che l’uomo rinnovi completamente l’immagine di Dio che porta nel cuore e giunga a conoscere l’essenza del genere umano, cambiando così la prospettiva ideologica dell’uomo. Egli spera che l’uomo sia in grado di desiderare profondamente Dio e di provare un eterno affetto per Lui. Questo è tutto ciò che Dio chiede all’uomo.
mercoledì 23 agosto 2017
Come realizzare la tua missione futura
Puoi esprimere l’indole divina in una determinata epoca utilizzando parole adeguate per l’epoca? Attraverso la tua esperienza dell’operato divino, riesci a descrivere nello specifico l’indole di Dio? Come la si può illustrare in maniera opportuna e appropriata in modo tale che, attraverso questa spiegazione, la gente possa conoscere le tue esperienze. Come puoi tramandare le cose che hai visto e le tue esperienze ai credenti miseri, poveri e devoti che hanno fame e sete di rettitudine e aspettano che tu li pasca?
lunedì 21 agosto 2017
Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere la bellezza di Dio
Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere la bellezza di Dio
Quanto ami Dio esattamente? E quanto conosci esattamente tutto ciò che Egli ha fatto per te? Queste sono le cose che dovresti imparare. Quando Dio arriva sulla terra, tutte le cose che ha compiuto nell’uomo e ciò che gli ha permesso di vedere, saranno tali che l’uomo Lo amerà e Lo conoscerà veramente. Che l’uomo possa soffrire per Dio e che sia potuto arrivare fino a questo punto è dovuto da un lato all’amore di Dio e dall’altro alla Sua salvezza; inoltre, è dovuto all’opera di giudizio e di castigo che Dio ha compiuto nell’uomo. Se Dio non vi giudica, non vi punisce, non vi mette alla prova e non vi fa soffrire, allora, onestamente, non amate veramente Dio. Maggiore è l’opera di Dio nell’uomo, maggiore è la sua sofferenza, più è in grado di mostrare quanto l’opera di Dio sia significativa e più il cuore dell’uomo è in grado di amarLo sinceramente. Come imparate ad amare Dio?Senza il tormento e la raffinazione, senza prove dolorose e se, per di più, tutto ciò che Dio ha dato all’uomo fosse grazia, amore e misericordia, riusciresti a raggiungere il vero amore di Dio? Da una parte, nelle prove di Dio l’uomo riconosce le sue mancanze e nota che è insignificante, indegno e umile, che non ha nulla e non è nulla; dall’altra, nelle Sue prove Dio crea contesti diversi per l’uomo, che lo rendono più capace di sperimentare la bellezza di Dio. Malgrado il dolore sia grande, a volte insormontabile, e raggiunga persino il livello di una pena opprimente, l’uomo provandolo vede quanto sia bella l’opera di Dio in lui e soltanto su questa base nasce nell’uomo il vero amore verso Dio. Oggi l’uomo realizza che solo con la grazia, l’amore e la misericordia di Dio è incapace di conoscersi veramente, tantomeno è in grado di conoscere la sua essenza. Solamente attraverso la prova e il giudizio di Dio, soltanto durante questa prova, l’uomo può conoscere le sue mancanze, impara di non avere nulla, e così l’amore dell’uomo verso Dio si costruisce in base alla raffinazione e al Suo giudizio. Se godi soltanto della grazia di Dio, con una vita familiare serena o con benedizioni materiali, allora non Lo hai conosciuto e la tua fede in Lui è venuta meno. Dio ha già completato una fase dell’opera di grazia nella carne ed ha già donato benedizioni materiali all’uomo, ma questo non può essere reso perfetto soltanto con la grazia, l’amore e la misericordia. Nelle sue esperienze l’uomo intravede parte dell’amore di Dio e vede il Suo amore e la Sua misericordia, anche se le sperimenta per un periodo di tempo, l’uomo nota che la grazia di Dio, il Suo amore e la Sua misericordia sono incapaci di renderlo perfetto, non sono in grado di rivelare ciò che è corrotto nell’uomo, né sono in grado di liberarlo dalla sua indole corrotta o di rendere perfetti il suo amore e la sua fede. L’opera della grazia di Dio è stata l’opera di un’epoca e l’uomo non può contare di godere della Sua grazia per conoscerLo.venerdì 11 agosto 2017
Pratica (4)
La pace e la gioia di cui parlo oggi non sono le stesse che comprendi e in cui credi. Eri solita pensare che pace e gioia significassero essere felici a ogni ora del giorno, assenza di malattia o sventura in famiglia, avere sempre il cuore lieto, senza sentimenti di dolore, e una gioia interiore indescrivibile a prescindere dall’ambito della tua stessa vita. Ciò andava ad aggiungersi a un aumento dello stipendio di tuo marito e a tuo figlio che era appena entrato all’università. Pensando questo pregavi Dio, vedevi che la grazia di Dio era immensa, eri così felice che avevi un sorriso da orecchio a orecchio e non riuscivi a smettere di ringraziarLo. Una simile pace, una simile gioia non sono la vera gioia e la vera pace, né sono la pace e la gioia date dalla presenza dello Spirito Santo. Sono la pace e la gioia della soddisfazione della carne. Dovresti comprendere qual è l’età odierna: questa non è l’Età della Grazia e non è più il tempo di cercare di riempirti la pancia di pane. Potresti essere euforica perché tutto va bene in famiglia, ma la tua vita sta esalando il suo ultimo respiro e, pertanto, incurante di quanto sia grande la tua gioia, lo Spirito Santo non è con te. Godere della presenza dello Spirito Santo è semplice: svolgi correttamente le tue incombenze, compi bene il dovere e la funzione dell’uomo, sii capace di dotarti di quanto ti serve e colma le tue lacune. Se sei sempre gravata dalla vita e sei lieta perché hai percepito una verità o compreso l’opera odierna di Dio, ciò rappresenta l’autentica presenza dello Spirito Santo. Puoi essere presa dall’ansia quando affronti qualcosa che non sai come fronteggiare oppure quando non riesci a percepire una verità condivisa—questo dimostra che lo Spirito Santo è con te; questo è uno stato comune nell’esperienza di vita. Devi capire la differenza fra avere la presenza dello Spirito Santo e non godere della presenza dello Spirito Santo, e non devi avere una visione troppo semplicistica al riguardo.
mercoledì 9 agosto 2017
In merito alla Bibbia (4)
Molte persone credono che la comprensione e la capacità di interpretare la Bibbia equivalgano a trovare la vera via, ma in realtà le cose sono davvero così semplici? Nessuno conosce la realtà della Bibbia, che non è altro che un documento storico dell’opera divina, un testamento delle due fasi precedenti dell’opera di Dio, e non ti offre nessuna conoscenza degli obiettivi della stessa. Chiunque abbia letto la Bibbia sa che annota le due fasi dell’opera divina durante l’Età della Legge e l’Età della Grazia.
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