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domenica 23 aprile 2017

La nona parola



Dato che tu sei una delle persone della Mia famiglia, e dato che sei fedele al Mio regno, tutto ciò che fai deve essere conforme ai Miei requisiti. Non chiedo che tu sia nient’altro che una nuvola alla deriva, ma che tu sia neve luccicante e che tu possegga la sua sostanza e ancor più il suo valore. Poiché Io provengo dalla terra santa, non come il loto, che ha solo un nome e nessuna sostanza perché proviene dalla palude e non dalla terra santa. Il tempo in cui un nuovo cielo scenderà sulla terra e una nuova terra si estenderà oltre i cieli, sarà anche il momento in cui Io opererò ufficialmente a stretto contatto con l’uomo. Chi tra gli uomini Mi conosce?
Chi contempla il momento del Mio arrivo? Chi ha constatato che Io non ho soltanto un nome ma, soprattutto, sono anche munito di sostanza? Io spazzo via le bianche nubi con la Mia mano e osservo i cieli da vicino; nel cosmo non c’è nulla che non sia creato dalla Mia mano e, al di sotto del cosmo, non c’è uomo che non contribuisca con il suo piccolo sforzo alla realizzazione della Mia poderosa impresa. Non faccio richieste gravose al popolo sulla terra, poiché sono sempre stato il Dio concreto, e perché Io sono l’Onnipotente che ha creato l’uomo e lo conosce bene. Tutte le persone si trovano di fronte allo sguardo dell’Onnipotente. Come potrebbero persino coloro che si trovano negli angoli più remoti della terra, evitare la sorveglianza del Mio Spirito? Nonostante l’uomo “conosca” il Mio Spirito, egli altresì offende il Mio Spirito. Le Mie parole mettono a nudo il lato oscuro di tutte le persone ed i loro pensieri più nascosti, e fanno sì che tutto sulla terra venga reso chiaro dalla Mia luce e ricada sotto la Mia sorveglianza. Ma anche se l’uomo cade, il suo cuore non osa allontanarsi molto da Me. Tra le creature di Dio, quale non viene ad adorarMi a causa delle Mie azioni? Chi non Mi brama, come conseguenza delle Mie parole? In chi non nascono sentimenti di devozione in ragione del Mio amore? È soltanto a causa della corruzione di Satana che l’uomo non è in grado di raggiungere il regno, come da Me richiesto. Persino i parametri più bassi che Io richiedo generano dubbi in lui, per non parlare del momento attuale, l’epoca in cui Satana dirige disordini ed è follemente dispotico o del tempo in cui l’uomo è stato talmente calpestato da Satana che il suo corpo era completamente ricoperto di sporcizia. Quando non Mi ha causato dolore il fallimento dell’uomo nel prendersi cura del Mio cuore, a causa della sua depravazione? Non potrebbe essere che Io compatisca Satana? Potrebbe essere che Io sbagli nel Mio amore? Quando l’uomo Mi disobbedisce, il Mio cuore piange in segreto; quando l’uomo Mi osteggia, Io lo castigo; quando l’uomo viene salvato da Me e resuscita dai morti, Io lo nutro con la massima cura; quando l’uomo Mi obbedisce, il Mio cuore trova facilmente pace e percepisco subito grandi cambiamenti in tutte le cose del cielo e della terra; quando l’uomo Mi loda, come potrei non esserne compiaciuto? Quando l’uomo Mi è testimone ed è conquistato da Me, come potrei non esserne glorificato? Può essere che tutto ciò che l’uomo fa non sia regolato e fornito da Me? Quando non fornisco la direzione, le persone sono inerti e oziose e, “alle Mie spalle”, si dedicano a quegli sporchi affari che portano “piacere”. Pensate che la carne, con la quale rivesto Me Stesso, non sappia nulla delle vostre azioni, del vostro comportamento e delle vostre parole? Per molti anni ho sopportato il vento e la pioggia, e altrettanto ho sperimentato l’amarezza del mondo degli uomini eppure, con una riflessione più attenta, nessuna sofferenza può far perdere la speranza in Me ad un uomo di carne, e tanto meno alcuna dolcezza può rendere un uomo di carne freddo, avvilito o sprezzante nei Miei confronti. L’amore dell’uomo per Me è veramente confinato a questo luogo tra dolore e dolcezza?

Oggi Io abito la carne ed ho iniziato a svolgere ufficialmente l’opera che devo fare, ma sebbene l’uomo tema la voce del Mio Spirito, egli disobbedisce alla sostanza del Mio Spirito. Non serve che entri nei dettagli di quanto sia difficile per l’uomo conoscere il Me Stesso carnale nelle Mie parole. Come ho già detto, non sono esigente nelle Mie richieste e non è indispensabile che arriviate ad una conoscenza completa di Me (poiché l’uomo è carente; si tratta di una condizione intrinseca e le condizioni acquisite non possono essere rimediate). Avete soltanto bisogno di conoscere tutto quello che è stato compiuto e detto da Me in forma carnale. Visto che le Mie esigenze non sono rigorose, la Mia speranza è che possiate arrivare a conoscerle e che possiate portarle a termine. Dovete sbarazzarvi delle vostre impurità in questo mondo sudicio, sforzarvi di progredire in questa famiglia retrograda di imperatori e di non essere tolleranti con voi stessi. Non dovreste essere per nulla indulgenti verso voi stessi: Sarebbe necessario che dedicaste molto tempo e fatica per riuscire a capire ciò che Io pronuncio in un solo giorno, e la conoscenza anche soltanto di una frase pronunciata da Me è degna di una vita di tentativi. Le parole che pronuncio non sono astratte e vaghe, non sono discorsi vuoti. Molte persone sperano di guadagnare le Mie parole, ma Io non presto loro ascolto; molte persone bramano la Mia abbondanza, ma Io non ne concedo loro nemmeno un po’; molte persone desiderano vedere il Mio volto, eppure Io l’ho sempre nascosto; molte persone ascoltano attentamente la Mia voce, ma Io chiudo gli occhi e inclino la Mia testa all’indietro, impassibile di fronte al loro “desiderio”; molte persone temono il suono della Mia voce, ma le Mie parole sono sempre “sull’offensiva”; molte persone hanno paura di vedere il Mio volto, ma Io appaio deliberatamente per colpirle. L’uomo non ha mai visto davvero il Mio volto e non ha mai veramente udito la Mia voce, poiché non Mi conosce realmente. Anche se è colpito da Me, anche se Mi abbandona, anche se è punito dalla Mia mano, egli non sa ancora se tutto ciò che fa sia veramente in linea con il Mio cuore ed è ancora all’oscuro in merito a coloro ai quali viene rivelato il Mio cuore. Dalla creazione del mondo fino ad oggi, nessuno Mi ha mai realmente conosciuto o Mi ha mai veramente visto e nonostante Io sia diventato carne in questi giorni, voi ancora non Mi conoscete. Non è questo un dato di fatto? Avete mai contemplato anche soltanto una piccola parte delle Mie azioni e della mia indole carnale?
In cielo è dove Io riposo e al di sotto del cielo è dove Io trovo pace. Ci sono dei luoghi in cui Io dimoro e dei momenti in cui manifesto i Miei poteri. Se non fossi sulla terra, se non avessi occultato Me Stesso all’interno della carne e se non fossi umile e nascosto, il cielo e la terra non sarebbero forse già stati modificati da molto tempo? Non sareste voi, la Mia gente, già stati “presi ed usati” da Me? Eppure c’è saggezza nelle Mie azioni e nonostante Io sia pienamente consapevole dell’inganno dell’uomo, non “seguo il suo esempio” ma invece “procedo allo scambio”. La Mia saggezza nel regno spirituale è inesauribile, mentre la Mia saggezza nella carne è eterna. Non è questo il momento in cui le Mie opere verranno spiegate chiaramente? Ho perdonato e graziato l’uomo molte volte, fino al giorno d’oggi, nell’Età del Regno. Potrei davvero ritardare ulteriormente il Mio momento? Nonostante Io sia stato in qualche modo più misericordioso verso la fragilità dell’uomo, una volta che la Mia opera sarà completata potrei ancora attirare guai su di Me continuando a svolgere la vecchia opera? Potrei intenzionalmente permettere a Satana di accusarMi? Non ho bisogno che l’uomo faccia null’altro che accettare la realtà delle Mie parole ed il loro significato originario. Nonostante le Mie parole siano semplici, sono anche sostanzialmente complesse, poiché voi siete troppo limitati e siete cresciuti troppo intorpiditi. Quando svelo i Miei misteri esplicitamente e rendo chiara la Mia volontà carnale, voi non ci fate caso; ascoltate la Mia voce, ma non ne comprendete il significato. Sono sopraffatto dalla tristezza. Anche se sono nella carne, non sono capace di svolgere l’opera di ministro della carne.
Chi ha imparato a conoscere le Mie azioni carnali tra le Mie parole e opere? Quando rivelo i Miei misteri per iscritto o quando li esprimo ad alta voce, tutte le persone rimangono stupefatte, chiudendo i loro occhi in silenzio. Perché quello che dico è incomprensibile per l’uomo? Perché le Mie parole sono impenetrabili per lui? Perché egli è cieco di fronte alle Mie azioni? Chi è in grado di vederMi e di non dimenticare mai? Chi è capace di sentire la Mia voce e di non permetterle di passare oltre? Chi è in grado di percepire la Mia volontà e di compiacere il Mio cuore? Io vivo e Mi muovo tra la gente, sono arrivato ad avere esperienza delle loro vite e, sebbene pensassi che tutte le cose fossero buone dopo averle create per l’uomo, Io non provo tuttavia alcuna gioia nel vivere tra gli uomini e non sono allietato dalla felicità tra di loro. Io non detesto e non ripudio l’uomo, ma nemmeno sono sentimentale nei suoi confronti—poiché egli non Mi conosce, trova difficile vedere il Mio volto nell’oscurità, ha difficoltà ad udire la Mia voce ed è incapace di discernere le Mie parole tra il clamore. Pertanto, superficialmente, tutto quello che fate è per obbedire a Me, ma nel vostro cuore Mi disobbedite ugualmente. Tutta l’antica natura del genere umano è così, si può dire. Chi fa eccezione? Chi non è uno dei bersagli del Mio castigo? Eppure chi non vive sotto la Mia tolleranza? Se l’uomo venisse distrutto dalla Mia collera, quale sarebbe il significato della Mia creazione dei cieli e della terra? Un tempo avvertii molte persone, ed esortai molte persone, e giudicai apertamente molte persone—non è molto meglio così, piuttosto che distruggere direttamente l’uomo? Il Mio intento non è quello di condannare l’uomo a morte, ma di indurlo a conoscere tutte le Mie azioni alla presenza del Mio giudizio. Quando risalirete dal pozzo senza fondo, vale a dire quando libererete voi stessi dal Mio giudizio, le vostre considerazioni personali ed i vostri progetti spariranno completamente e tutte le persone aspireranno a compiacerMi. E in questo, non avrò forse raggiunto il Mio scopo?
1 marzo 1992