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mercoledì 3 luglio 2019

Rapporto annuale 2018 sulla persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente da parte del governo comunista cinese

1. Panoramica
1.1 Lo stato attuale della religione in Cina nell’ambito della politica di “sinizzazione della religione”
Il 1° febbraio 2018, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato ad attuare i suoi nuovi regolamenti sugli affari religiosi[1], gettando così un manto di legittimità sulla politica di “Sinizzazione della religione” di Xi Jinping e rivelando ancor più chiaramente lo scopo malvagio dietro ai tentativi del PCC di bandire le fedi religiose e sradicare tutte le religioni in Cina. Dopo l’applicazione di questi regolamenti, la situazione del credo religioso in Cina si è completamente deteriorata: più di un milione di musulmani dello Xinjiang sono stati imprigionati nei campi di rieducazione; milioni di dipendenti pubblici si sono trasferiti nelle case dei musulmani, nello Xinjiang, per effettuare un controllo ideologico e una revisione comportamentale usando mezzi estremamente intrusivi; le dottrine religiose sono state male interpretate e manipolate dalle autorità, i dieci comandamenti nella Bibbia sono stati cancellati e sostituiti con nove comandamenti, tutte le Bibbie sono state rimosse dalla vendita online e il PCC, secondo i rapporti, ha proposto di lanciare un’edizione riveduta della Bibbia e di modificarne il contenuto; il PCC manipola e controlla rigorosamente i leader dei gruppi religiosi, nonché la nomina dei vescovi cattolici clandestini, avendo firmato l’accordo Vaticano-Cina; un gran numero di chiese, moschee, templi buddisti, templi taoisti e altri siti religiosi sono stati distrutti o messi al bando; un gran numero di cristiani è stato arrestato e imprigionato; quando i credenti si impegnano in attività religiose, sono costretti a cantare le “canzoni rosse”, alzare la bandiera nazionale e studiare le cosiddette “politiche del PCC”. Tra le varie confessioni, una nuova Chiesa cristiana, la Chiesa di Dio Onnipotente (The Church of Almighty God, CAG), subisce la persecuzione più spietata. Secondo statistiche incomplete, nel 2018 almeno 11.111 membri della Chiesa sono stati arrestati solo per aver praticato attività ecclesiastiche, ed è ben documentato che, in quell’anno, il numero di credenti morti a seguito delle persecuzioni ha raggiunto il valore massimo di 20. Il 6 novembre 2018, durante la Revisione periodica universale della Cina alle Nazioni Unite, l’Ufficio dell’alto commissario per i diritti umani (High Commissioner for Human Rights, OHCHR) ha pubblicato una sintesi delle osservazioni sulla Cina da parte delle ONG, condannando la persecuzione, da parte del PCC, di 4 milioni di cristiani della CAG nella Cina continentale. La sintesi sottolineava che, durante il periodo 2014-2018, il monitoraggio, gli arresti e le persecuzioni attuati dal Partito Comunista Cinese avevano causato la fuga di almeno 500.000 cristiani della CAG e che diverse centinaia di migliaia di famiglie erano state distrutte[2]. Per quanto riguarda lo stato attuale della religione in Cina, la Commissione esecutiva sulla Cina del Congresso degli Stati Uniti (US Congressional Executive Commission on China, CECC) ha pubblicato la sua relazione annuale 2018[3].Il co-presidente della CECC, Chris Smith, membro del Congresso degli Stati Uniti, ha sottolineato che durante lo scorso anno il governo cinese ha messo in atto il più severo giro di vite su tutte le fedi religiose dal tempo della Rivoluzione culturale.
1.2 Panoramica della persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente (The Church of Almighty God, CAG) da parte del PCC
La Chiesa di Dio Onnipotente (The Church of Almighty God, CAG) è una nuova Chiesa cristiana cinese. Dalla sua fondazione nel 1991, ha sempre subito crudeli repressioni e severe persecuzioni per mano del PCC. Nel 1995, il PCC ha fatto ricorso ad accuse ingiustificate per aggiungere la Chiesa di Dio Onnipotente, gli Shouters, la All Range Church e molte altre Chiese domestiche cristiane alla sua lista di xie jiao, per poi reprimerle e perseguitarle ulteriormente[4]. ttraverso questa mossa, l’oppressione e la persecuzione da parte del PCC nei confronti della CAG continua ad aumentare. Secondo statistiche incomplete, soltanto tra il 2011 e la fine del 2017, almeno 400.000 cristiani della CAG sono stati arrestati dalle autorità cinesi. È, invece, ben documentato che il numero di credenti che sono morti in seguito alle persecuzioni dalla fondazione della Chiesa ha raggiunto il numero di 101 persone. La ragione per cui la CAG è vittima di questa crudele persecuzione per mano del PCC è che, da quando Dio Onnipotente è apparso per compiere la Sua opera, ha espresso svariati milioni di parole per rivelare tutti i misteri contenuti nella Bibbia e ha portato tutte le verità necessarie per la purificazione e la salvezza dell’umanità, dando, così, la possibilità alle persone di comprendere davvero l’opera e l’indole di Dio, di essere purificate dalla corruzione e di ottenere la Sua salvezza. Il numero di persone che hanno studiato e accettato l’opera di Dio Onnipotente, pertanto, continua a crescere e la Chiesa si sta sviluppando velocemente, cosa che ha scatenato il panico e l’odio del PCC.
Agli inizi del 2018, le autorità cinesi hanno lanciato diverse campagne per reprimere più severamente la CAG in tutte le province e le città cinesi. Secondo un rapporto del Giornale del Popolo Online, l’8 febbraio 2018, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza (DPS) della provincia di Hainan ha indetto una videoconferenza con tutte le unità di pubblica sicurezza provinciali e ha lanciato sei campagne di repressione nel 2018. Una di queste campagne era la “campagna per il giro di vite e l’eliminazione della Chiesa di Dio Onnipotente”[5]. Il 1° giugno 2018, un documento emesso dall’Ente per gli Affari Etnici e Religiosi della provincia del Jiangxi riguardo alla campagna punitiva della Battaglia dei cento giorni lanciata contro la CAG esigeva indagini approfondite e la totale distruzione della CAG[6]. La città di Zhaoyuan, nella provincia dello Shandong, ha dato il via a sua volta alla propria Battaglia dei cento giorni, che esigeva un severo giro di vite nei confronti della CAG e pianificava l’arresto dell’80% dei capi della CAG entro la fine del novembre del 2018. Inoltre, diverse province come il Jiangsu, lo Henan[7], il Liaoning[8], lo Zhejiang, e lo Shanxi[9]hanno emesso tutte dei documenti ufficiali col titolo in rosso che davano il via a campagne come giri di vite e divieti contro la CAG, esigendo che “la Chiesa di Dio Onnipotente venga considerata l’obiettivo principale rispetto alle altre organizzazioni”, enfatizzando l’importanza dell’arresto dei capi e della confisca del denaro della Chiesa, e garantendo il raggiungimento dell’obiettivo di “distruggere le sue basi domestiche e indebolire la sua influenza all’estero”.
Successivamente, una nuova fase di una campagna uniformata di repressione e persecuzione contro la CAG si è diffusa in tutta la Cina continentale[10], e i cristiani della CAG sono stati costantemente soggetti ad arresti su larga scala in tutta la nazione, subendo perquisizioni in casa e la confisca dei propri beni; inoltre, sono stati sottoposti a crudeli torture e trasformazioni attraverso indottrinamento forzato. Secondo statistiche incomplete, nel 2018, almeno 23.567 cristiani della CAG sono stati direttamente perseguitati dalle autorità per il semplice fatto di credere in Dio Onnipotente e di essere in contatto con le normali attività della Chiesa come prendere parte agli incontri e predicare il Vangelo. In 30 province, regioni autonome e municipalità della Cina continentale, almeno 12.456 membri della Chiesa sono stati vittime di molestie, tra cui raccolta dei dati personali, l’obbligo di firmare “dichiarazioni di garanzia” in cui dichiaravano di rinunciare alla propria fede, l’obbligo di essere fotografati, filmati e monitorati, e il prelievo di impronte digitali, sangue e capelli, ecc. Almeno 11.111 membri sono stati arrestati, 6.757 dei quali sono stati detenuti per brevi o lunghi periodi; di questi, 685 membri sono stati soggetti a ogni tipo di crudele tortura oppure a indottrinamento forzato; 392 membri sono stati condannati e circa metà di loro a 3 o più anni di carcere, e 8 membri addirittura a più di 10 anni. Tra questi, vi è Bao Shuguang, un cristiano della provincia dello Shandong, che è stato condannato a 13 anni di prigione[11]. Anche la US Congressional-Executive Commission on China (CECC) cita i cristiani della CAG condannati nel suo rapporto annuale del 2018[12]. Almeno 20 cristiani sono morti in seguito ad atti di persecuzione, 7 dei quali durante interrogatori realizzati in unità per interrogatori extragiudiziali come i “centri di trasformazione attraverso l’indottrinamento forzato”; almeno 300 milioni di RMB (circa 44 milioni di dollari) sono stati illegalmente confiscati (sia in denaro della Chiesa che in beni personali). Le statistiche appena menzionate sono solamente una piccola parte delle informazioni riguardanti la persecuzione da parte del PCC verso i cristiani della CAG nel solo 2018. Per via della severità di questa persecuzione, è semplicemente impossibile raccogliere la maggior parte delle informazioni. Come ha affermato il membro del Parlamento Europeo Tomáš Zdechovský durante una tavola rotonda tenuta da Human Rights Without Frontiers (HRWF) e EU Reporter al Parlamento Europeo il 10 dicembre 2018, la situazione per i cristiani della CAG in Cina è addirittura peggiore di quella dei musulmani Uiguri.[13]








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